Il reale Gb a un summit negli Emirati Arabi Uniti con una sua rappresentazione 3D. Ha risparmiato denaro e, soprattutto, l’emissione di tonnellate di biossido di carbonio
ROMA – Viaggiare da un continente all’altro risparmiando migliaia di euro ed evitando l’emissione nell’ambiente di decine di tonnellate di biossido di carbonio? Si può. Facendo viaggiare, al proprio posto, un ologramma. È quello che ha fatto il principe Carlo d’Inghilterra, che ieri ha tenuto un discorso, sotto forma di ologramma, nell’ambito del summit mondiale sul futuro dell’energia ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti.
Di certo il principe non è conosciuto come il più moderno degli uomini, scherza già la stampa britannica, ma sicuramente l’interesse verso la salvaguardia del pianeta l’ha catapultato nel ventunesimo secolo, decidendo di partecipare al vertice sull’energia senza viaggiare (né lui né i suoi collaboratori né la scorta) ed evitando così lo sprigionamento nell’aria di circa 15 tonnellate di gas serra, proprio quello che sta causando il surriscaldamento globale del pianeta.
“Ho voluto apparire alla conferenza – ha spiegato – per congratularmi con Abu Dhabi per il suo progetto di creazione di una città, chiamata Masdar, con il massimo sfruttamento delle risorse naturali e a zero emissioni di carbonio. Gli scienziati – ha aggiunto – ci dicono che il problema dei cambiamenti climatici è così urgente che abbiamo meno di dieci anni per rallentare e fermare le emissioni di gas serra”. E il suo discorso finale, ovviamente, ha lasciato tutti senza parole: mentre la sua immagine spariva lentamente, il principe ha detto: “Ora svanirò nell’aria, non lasciando alcuna traccia di carbonio dietro di me”.
Il discorso, della durata di sei minuti, era stato registrato lo scorso novembre utilizzando una tecnologia creata da un’azienda britannica di Highgrove. Una tecnologia che in realtà esiste già da diversi anni e che è costata all’amministrazione britannica poco più di un collegamento video. “Usando un proiettore ad alta luminosità – ha spiegato Ian O’Connol, direttore dell’azienda che ha realizzato l’ologramma – e creando uno speciale strato di polimeri invisibile per la platea è possibile proiettare un immagine bidimensionale che diventa un’immagine virtuale a tre dimensioni. Una tecnologia molto semplice – ha aggiunto – che utilizza solamente una telecamera e un proiettore. E che lascia tracce di carbonio equivalenti a quelle di una lampadina”. E così sembrava davvero che il principe si trovasse sul palco: non solo la sua figura e la sua voce erano chiare, ma anche i movimenti delle braccia e del corpo sembravano assolutamente reali.
Fino ad ora gli ologrammi sono stati utilizzati nella maggior parte dei casi solo con messaggi videoregistrati; la novità è che però oggi è già possibile creare proiezioni olografiche in diretta, con una persona che parla da un capo del mondo e una platea di ascoltatori dall’altro capo. Ci sono già stati numerosi test che sono andati molto bene, assicurano gli esperti, e che hanno portato un segnale in alta definizione da San José, negli Stati Uniti, a Bangalore, in India (oltre 17.700 chilometri). E l’ologramma riusciva, attraverso speciali schermi, addirittura a interagire con i presenti.
Per risparmiare denaro già ad oggi in molti utilizzano il sistema della videoconferenza, a bassissimo costo o addirittura gratuita grazie a software (come Skype, solo per fare un esempio) che permettono di collegarsi attraverso una semplice webcam e una connessione a internet. Ora, la tecnologia dell’ologramma potrebbe dare una marcia in più a quanti credono nel risparmio energetico: è stato calcolato che il 3,5 per cento dei gas serra immessi nell’atmosfera sono dovuti agli spostamenti quotidiani dei grandi manager e dei politici. E c’è già chi fantastica che un giorno le rock-star, attraverso questa tecnologia, possano tenere concerti essendo presenti contemporaneamente in diverse parti del mondo.
Il principe Carlo non è stato il primo ad utilizzare questa tecnologia. Al Gore, ad esempio, la utilizzò nel luglio dello scorso anno quando tenne il suo discorso di apertura al Live Earth a Tokyo. Tra gli altri anche Richard Branson, proprietario della Virgin, e il calciatore David Beckham, con messaggio registrato a Los Angeles e ritrasmesso a Londra.
Chissà, dicono i maligni, se il principe Carlo ha voluto davvero salvaguardare l’ambiente, o se invece ha voluto semplicemente “salvare la faccia”, dopo le forti proteste degli ambientalisti, che lo scorso anno lo avevano accusato di aver emesso 20 tonnellate di CO2 per essere volato negli Stati Uniti a ricevere un premio sulla salvaguardia dell’ambiente dalla Harvard Medical School. Tra l’altro, tutto l’impegno del principe Carlo è stato inutile: suo fratello il principe Andrea, già soprannominato “Air Miles Andy” per la sua propensione al volo e ai viaggi “mondani”, ha partecipato alla conferenza di Abu Dhabi di persona.
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