Chi di noi non ha cinque milioni di dollari da spendere per prenotare un posto per un viaggio nello spazio? È quello che ha fatto Sergey Brin, co-fondatore di Google, che ha staccato un’assegno dell’equivalente di 3,2 milioni di euro alla Space Adventures, agenzia di viaggi specializzata in viaggi nello spazio. Ovviamente non si tratta del prezzo pieno, questo è solo un acconto. Secondo indiscrezioni, il prezzo totale per viaggio e permanenza di alcuni giorni presso la Stazione Spaziale Internazionale costerà intorno ai 35 milioni di dollari (22,6 milioni di euro).
Tra l’altro, in una conferenza stampa il Ceo di Space Adventures, Eric Anderson, ha annunciato la creazione di un circolo molto esclusivo: l’Orbital Mission Explorers Circle. Chissà se qualche altro “riccone” della Silicon Valley seguirà l’idea di Brin.
Il pagamento dei cinque milioni di dollari dà ai facoltosi viaggiatori la possibilità di prenotarsi il posto; ora Brin deve però trovare altri cinque miliardari con cui condividere il viaggio nella navicella Soyuz che permetterà di partire nella seconda metà del 2011.
Intervistato da un giornalista a San Francisco, il Ceo di Google Eric Schmidt ha semplicemente risposto: “Io non ci vado”, spiegando di non avere ambizioni “extraterrestri”.
Tra l’altro, molti analisti alla notizia della partenza nel 2011 di Brin hanno messo in luce alcune recenti ricerche secondo cui se l’azienda dovesse perdere (per un quasiasi motivo – Brin facesse tutti gli scongiuri del caso) uno dei suoi fondatori, potrebbe ritrovarsi presto “in condizioni economiche davvero disastrose”.
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