Se non l’avete ancora fatto, vi consiglio di leggere l’editoriale di questa mattina su Repubblica di Eugenio Scalfari dal titolo “L’Italia non è triste, ma è solo schifata”, che analizza la situazione socio-economica e politica nell’Italia del 2007. Passando per la legge elettorale, il governo Prodi, l’immobilismo politico, i furbetti, il caso-Rai e i problemi della magistratura.
No, colleghi del “New York Times” il nostro non è un Paese né triste né inerte. Semmai è un Paese indignato che non si sente rappresentato oggi come ieri come l’altro ieri e più indietro ancora, fino ai Viceré di triste memoria. L’hanno fatto diventare un Paese anarcoide e allo stesso tempo pronto a farsi cavalcare dai potenti di turno. Ma ci sono ancora – e sono tanti – che rifiutano questi attributi e si aspettano un cambio di marcia e nuove speranze.
Noi siamo tra questi.
Lascia un commento