L’azienda celebra in questi giorni i dieci anni di attività. Qual è il futuro del settore e qual è il ruolo dell’intelligenza artificiale? A Sky TG24 parla Aleksandar Naum, Vice President of EMEA&ANZ
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Qual è il futuro dei videoproiettori? Oltre al mercato domestico quali sono le nuove frontiere, e fino a che punto si può espandere questa tecnologia? E ancora: qual è il ruolo dell’intelligenza artificiale in questo campo? A Sky TG24 parla Aleksandar Naum, Vice President of EMEA & ANZ di XGIMI, società cinese tra i leader al mondo in questo settore, con modelli che spaziano dai videoproiettori professionali a quelli domestici smart, da quelli a ottica corta a quelli ultra-portatili, che proprio questi giorni compie dieci anni di attività. Di seguito l’intervista integrale.
XGIMI ha appena festeggiato dieci anni dal lancio del primo videoproiettore. Che tipo di evoluzione ha avuto l’azienda, da piccola startup a società di grande successo?
“Questi 10 anni sono stati straordinari. I nostri tre fondatori hanno iniziato da un dormitorio universitario con l’idea di portare il settore a un nuovo livello, sostanzialmente reinventando la categoria. I nostri fondatori hanno voluto risolvere uno dei problemi principali che i consumatori si trovavano ad affrontare: come fornire la migliore esperienza cinematografica possibile in casa? Quindi poter proiettare un’immagine di qualità cinematografica su qualsiasi tipo di parete, con altoparlanti integrati e funzionalità intelligenti e semplici da configurare. Per fare questo sono stati assunti molti ingegneri nel corso degli anni, sono oltre 900 e lavorano su diverse tecnologie. XGIMI ha tra l’altro da poco inaugurato anche un nuovo centro di ricerca e sviluppo di oltre 250mila metri quadrati. Guardando indietro, possiamo dire che nel corso degli ultimi dieci anni abbiamo introdotto diversi nuovi prodotti tra proiettori domestici, portatili o a ottica ultra-corta”.
Il nome XGIMI ha un significato particolare in cinese, può raccontarcelo?
“Ha un significato interessante e penso sia importante comunicarlo, considerato che non siamo ancora poi così conosciuti al di fuori di Cina e Giappone. La ‘X’ sta per estremo, ‘GI’ e ‘MI’ significano in cinese puntare alla perfezione estrema nell’esperienza che si sta offrendo”.
Oggi la qualità delle tv è sempre più alta ma le nostre case diventano sempre più piccole. XGIMI continua a lavorare su prodotti che richiedono pareti o ampie aree di proiezione libere. Qual è il segreto per rimanere al passo coi tempi?
“I televisori esistono da molto più tempo e le persone sono semplicemente culturalmente più abituate alla televisione. E vediamo anche la tendenza di case e appartamenti che diventano più piccoli. Questo significa intanto che c’è una richiesta maggiore di portabilità, ed è per questo che riteniamo che XGIMI offra i prodotti più versatili in questo segmento: è possibile con lo stesso prodotto proiettare in salotto, poi nella stanza dei figli, la sera magari sul soffitto della camera da letto. Per noi è importante offrire ai consumatori l’esperienza migliore e più versatile, con la massima qualità negli ambiti dell’immagine, del suono e della semplicità d’uso”.
I vostri prodotti sono destinati sia ai consumatori abituali che a quelli più esigenti. Cosa ci aspetta nel futuro della videoproiezione?
“La nostra categoria è molto interessante e ci sono moltissime tecnologie emergenti. Noi stiamo cercando di evolverci attraverso diversi linguaggi. Guardiamo ad esempio ai materiali che utilizziamo: per noi il fascino del design è importante, il consumatore desidera un dispositivo dal bell’aspetto e non solo un prodotto tecnologico. Poi cerchiamo la migliore qualità del suono e la migliore qualità dell’immagine. Ma poi guardiamo anche al mondo delle nuove tecnologie, dal LED a quella a doppia luce. Infine, ci sono la proiezione interattiva, la realtà aumentata e l’integrazione con l’intelligenza artificiale. Per noi è fondamentale far crescere il mercato, assicurarci che i consumatori conoscano meglio questo mondo”.
Ha citato l’intelligenza artificiale, e oggi sembra che questa tecnologia sia dappertutto. Può fornirci qualche esempio di come l’intelligenza artificiale può aiutare il mondo della videoproiezione?
“Noi stiamo lavorando con diversi programmi di intelligenza artificiale. Il nostro ultimo prodotto riconosce ad esempio il colore della parete: non è più necessario avere una superficie bianca: attraverso l’I.A. è possibile proiettare su qualsiasi tipo di parete. E sono in arrivo tante altre esperienze di utilizzo semplice e pratiche, che al momento stiamo testando”.
Qual è il rapporto tra XGIMI e la sostenibilità ambientale?
Entro il 2030 puntiamo all’utilizzo di energia completamente rinnovabile in tutti i nostri siti produttivi e uffici; poi abbiamo il nostro impegno per avere un’impronta di carbonio annullata entro il 2050. Se poi guardiamo al prodotto, abbiamo ridotto l’energia che consumano – è la metà del consumo di una tv tradizionale – e puntiamo a una maggiore durata dei nostri proiettori grazie alle tecnologie LED e laser. Infine, ci impegniamo a usare materiali rinnovabili per gli imballaggi e a ridurre l’utilizzo di plastica”.
Parliamo del futuro. Come pensa che il mondo della videoproiezione possa espandersi oltre il mercato consumer?
“Al momento siamo incentrati completamente sul segmento dei consumatori ma abbiamo riscontrato molto interesse da parte ad esempio di hotel, resort e molti altri settori. Devo ammettere che quello che facciamo viene riconosciuto anche da altri settori: siamo infatti in contatto con diverse categorie di business in cui, potenzialmente, nel prossimo futuro potremmo vedere un’integrazione della nostra tecnologia”.
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