Daniele Semeraro

Giornalista

Sbullit Action, ecco la prima app-laboratorio contro bullismo e cyberbullismo


Intenzione dei creatori dell’app, scaricabile gratuitamente, è quella di spingere i ragazzi ad un uso consapevole dello smartphone e del web. Ideata da Fondazione Vento, vuole essere un luogo aperto a tutti dove scambiare idee costruttive e utili, integrarsi, essere parte di un team e anche, se necessario, richiedere aiuto

Una app-laboratorio gratuita contro bullismo e cyberbullismo che possa essere anche luogo di condivisione, di scambio di idee, di sana competizione, di integrazione. E, perché no, anche di richiesta di aiuto. È questa l’idea che Mario Zamboni, presidente della Fondazione Vento, da poco deceduto, e l’amico Lucio Dalla avevano avuto per creare un ambiente studiato appositamente per essere punto di incontro tra giovani. L’idea si è trasformata in un’app innovativa chiamata Sbullit Action, disponibile gratuitamente per iOS e Android. Un’app più che mai necessaria, considerando che gli ultimi dati sul bullismo e sul cyberbullismo parlano di numeri in netta crescita: nell’ultimo anno il 61% dei ragazzi ha affermato di essere vittima del fenomeno mentre il 68% ha ammesso di aver assistito a questo tipo di episodi. Dati allarmanti che si aggiungono a un altro dato, se possibile ancora più allarmante: a causa delle restrizioni e della didattica a distanza oltre il 90% dei ragazzi ammette di sentirsi molto solo.

Il progetto

Obiettivo dell’app – che è stata presentata a settemila scuole in tutta Italia – è quello di dare ai singoli ragazzi iscritti informazioni e approfondimenti tramite il gioco e, allo stesso tempo, il coinvolgimento in azioni reali tramite la formazione di squadre. “Il progetto Sbullit Action – racconta orgogliosa Patrizia Fabretti, amministratore unico dell’agenzia BluWom Milano e responsabile marketing e comunicazione dell’app – è partito nel 2015 e l’app è diventata funzionante due anni fa. Il nostro obiettivo è quello di arrivare ai giovani ma soprattutto alle scuole, sia in Italia sia a livello internazionale. Il nostro – aggiunge – è uno strumento giovane per i giovani, che entra nel palmo degli utenti con lo stesso linguaggio dello smartphone che utilizzano ogni giorno per lo studio e l’intrattenimento”.

Come funziona

A farci da Cicerone all’interno dell’app, insieme a Patrizia Fabretti, è Giulio Mancino, amministratore delegato di Digital Ideators di Pesaro e project manager dell’applicazione. Una realtà, quella di Digital Ideators, composta da sviluppatori informatici indipendenti che hanno deciso di sposare pro-bono questo progetto, riconoscendone il valore sociale e l’utilità. “In Sbullit Action – ci spiega – abbiamo costruito un social network che opera su base provinciale e consente ai ragazzi di confrontarsi su tematiche come sport, tempo libero, arte e cultura, al netto delle insidie che oggi connotano i maggiori social: per questo pornografia, bullismo violenza, odio, politica, fake news all’interno dell’app semplicemente non entrano, vengono filtrate a monte, in uno spazio che possiamo certamente definire sicuro”. All’interno dell’app, tra i capitoli di facile consultazione, troviamo anche la funzione dei quiz, in cui tramite gamification si invitano i ragazzi a rispondere a concetti di educazione civica e culturale generale. E poi, sottolinea Mancino, c’è anche un menu “che invita i ragazzi ad aggregarsi al di fuori delle case, con una funzionalità di caccia al tesoro virtuale all’interno delle città”. E per chi si trova in condizioni di difficoltà tramite i “contatti di aiuto” sono segnalati i numeri telefonici da chiamare in caso di abusi o violenza psicologica: dunque con un solo tap è possibile chiedere aiuto.

I contest

Altra funzione interessante e divertente è quella dedicata alla creatività: Fondazione Vento identifica mensilmente un tema di valore sociale cui i ragazzi sono chiamati a contribuire mediante differenti forme di comunicazione, dal disegno alla musica, dalle foto ai video. “Siamo partiti – spiega Patrizia Fabretti – con un contest culturale che ha come spunto le giornate mondiali. Ad aprile, ad esempio, c’è la Giornata mondiale del Disegno e abbiamo uno special guest che è Ernesto Grassani, disegnatore di Dylan Dog. A maggio, poi, andremo avanti con la Giornata dei Musei, a giugno con le Giornate mondiali della Bicicletta e dell’Ambiente, a luglio con la Giornata mondiale del Bacio”.


Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.