La nostra recensione dello smartphone top di gamma dell’azienda cinese. Un prodotto decisamente grande adatto a chi guarda molti video e a chi ama giocare in mobilità. Con un’ottima durata della batteria
Diciamolo subito: OnePlus 7 Pro con i suoi 6,67 pollici di display non è uno smartphone piccolo e poco ingombrante. Ma è proprio il suo essere uno dei telefoni dalle dimensioni più grandi del mercato che lo rendono interessante soprattutto per chi guarda molti video, per chi guarda lo sport, per chi gioca, per chi ha bisogno di un software affidabile e veloce. Il telefono che abbiamo provato in redazione ci è piaciuto molto e ci ha convinto da numerosi punti di vista, lasciandoci però anche qualche piccolo dubbio.
I punti di forza
Abbiamo testato lo smartphone nella versione da 12 Gb di Ram con 256 Gb di spazio di archiviazione. Quello che abbiamo notato fin da subito è la velocità e la stabilità del software. Il processore è lo Snapdragon 855 di Qualcomm e grazie alla modalità Ram Boost la memoria viene allocata in maniera intelligente, rendendo sempre lo smartphone reattivo e preservando la durata della batteria. Altra cosa che ci è piaciuta molto, infatti, è proprio la batteria da 4.000 mAh che con un utilizzo medio è arrivata a durare anche più di due giorni. Utile la funzione di ricarica veloce (Warp Charge) che porta il livello di batteria dallo 0 al 50 per cento in 20 minuti. Velocissimo il sistema di sbloccaggio tramite impronta digitale, con il lettore integrato nella parte bassa dello schermo. Un sistema che abbiamo preferito al tradizionale sbloccaggio con il volto perché quest’ultimo si avvale della fotocamera frontale che è nascosta all’interno dello schermo ed “esce fuori” solamente quando serve. Abbiamo trovato buono anche il livello di riproduzione musicale, con speaker stereo con supporto Dolby Atmos, e il comparto telefonico dual sim, per avere sempre attivi due diversi numeri di telefono. Ci è piaciuto molto anche il selettore manuale a tre posizioni, che permette – un po’ come quello presente sull’iPhone – di attivare suoneria e vibrazione, solo vibrazione o la modalità silenziosa.
La fotocamera a comparsa e il comparto fotografico
Dicevamo la fotocamera a scomparsa. La vera forza dello smartphone, lo schermo grande a 90 Hz (che offre un’incredibile fluidità) senza il tradizionale “notch” della fotocamera, fa sì che il sensore frontale sia a “comparsa”. Semplicemente, quando inseriamo la modalità “selfie” nella fotocamera o tentiamo di sbloccare lo smartphone con il volto, in pochi istanti dalla parte superiore sinistra dello schermo esce fuori una piccola fotocamera, molto affidabile e veloce. All’inizio siamo rimasti un po’ scettici ma effettivamente l’azienda promette che il motorino che fa uscire e rientrare la fotocamera è testato per essere utilizzato oltre 150 volte al giorno per cinque anni. Per quanto riguarda il comparto fotografico posteriore, OnePlus 7 Pro ha tre fotocamere: un sensore da 48 Megapixel con stabilizzazione ottica e elettronica, un teleobiettivo da 8 Megapixel e un obiettivo – definito ultragrandangolare – da 16 Megapixel con una lente che arriva a 117 gradi di apertura. La resa delle foto è molto buona, anche in scarsa presenza di luce, mentre nelle nostre prove abbiamo notato che a volte – girando video – la telecamera ha perso il fuoco, come abbiamo dimostrato nella video-recensione. Altra cosa che abbiamo notato, il software che gestisce la fotocamera ha pochi “fronzoli” e forse qualche funzione in meno rispetto alla concorrenza (ma questo, per gli utilizzatori meno esperti, può essere anche un bene).
Ottimo per il gaming e per… riposarsi
Lo schermo grande è particolarmente adatto a chi ama giocare in mobilità. Per questo OnePlus ha deciso di introdurre nello smartphone una particolare modalità, Fnatic Mode, che fa girare alla massima potenza i giochi, mettendo in pausa alcune funzioni del telefono come le notifiche o la sim secondaria. Il resto lo fa un sistema a raffreddamento a liquido a 10 strati che evita il surriscaldamento nelle operazioni più impegnative. Altra “chicca” di OnePlus 7 Pro è la modalità Zen: un’applicazione integrata nel dispositivo che – quando attivata – blocca tutte le funzionalità dello smartphone per 20 minuti, dando così la possibilità – anche agli utenti più “accaniti” – di staccarsi dallo smartphone per un pochino di tempo. Una volta attivata la modalità Zen vengono disattivate tutte le funzioni del telefono: si può solo ricevere telefonate, attivare la fotocamera e fare chiamate di emergenza. Tutto il resto è bloccato (e impossibile da riattivare).
Cosa ci ha convinto di meno
Il telefono, lo dicevamo, ci è piaciuto molto. Alcune cose che a nostro avviso mancano: la ricarica wireless, il tradizionale jack delle cuffie (che ormai è sempre più difficile trovare) e la memoria non espandibile. Il sistema operativo, basato su Android 9, è OxygenOs: funziona molto bene, è veloce ma è anche abbastanza “spartano”: mancano, ad esempio, le tradizionali applicazioni come il client di posta o il calendario, che vanno installate a parte dal PlayStore.
I prezzi ufficiali
OnePlus 7 Pro può tranquillamente competere con i top di gamma di aziende più blasonate. I prezzi variano in base alla colorazione e alla potenza del dispositivo: si va da un minimo di 709 euro per il modello Mirror Gary con 8 Gb di Ram e 128 Gb di spazio di archiviazione fino agli 829 euro del modello che abbiamo provato in redazione, on 12 Gb di Ram e 256 Gb di archiviazione.
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