Abbiamo provato lo smartphone di punta per il 2020 del colosso cinese delle telecomunicazioni. Super comparto fotografico firmato Leica, connettività 5G e Wi-Fi6, software molto completo. Purtroppo la mancanza dei servizi Google un po’ si fa sentire
Huawei P40 Pro (qui tutte le caratteristiche tecniche) è uno smartphone che ci è piaciuto molto. Innanzitutto perché lo abbiamo trovato molto comodo e maneggevole, l’abbiamo trovato molto potente, con una batteria performante, uno schermo fluido, una gestione delle applicazioni veloce e intuitiva e un comparto fotografico che ha davvero pochi rivali. Purtroppo la mancanza dei servizi Google – lo vedremo in un approfondito paragrafo di questa recensione – può creare qualche problema per la mancanza di alcune app importanti anche se – lo diciamo subito – abbiamo usato il telefono sia per svago che per lavoro per oltre due mesi e i problemi che abbiamo riscontrato sono davvero pochi.
Le caratteristiche tecniche
Abbiamo trovato, lo dicevamo, il P40 Pro molto veloce e performante. A bordo, un processore Kirin 990 5G che supporta la connettività veloce 5G e il nuovo standard Wi-Fi 6. Il display è Oled da 5,58 pollici e lo schermo ha una forma davvero gradevole con i suoi bordi arrotondati in tutti e quattro i lati e le cornici super-sottili. Il P40 Pro supporta la modalità dual-sim per avere contemporaneamente sul telefono due linee telefoniche attive e ha, come il suo predecessore, un’ottima gestione della batteria, con una delle modalità di ricarica tra le più rapide che abbiamo riscontrato sugli smartphone di ultima generazione. Velocissima la funzione di riconoscimento facciale per sbloccare lo schermo così come il lettore di impronte integrato nel display, che ci è sembrato molto preciso. Molto bene anche il suono sia delle chiamate sia delle applicazioni, che viene emesso direttamente dal display “ampliando – spiegano da Huawei – la superficie uditiva” ma garantendo allo stesso tempo “il massimo della privacy per le chiamate”.
Il comparto fotografico
Vero punto di forza dello smartphone è il comparto fotografico firmato Leica Ultra Vision. Le fotocamere si trovano allineate in un box verticale nella parte sinistra della scocca posteriore: c’è una fotocamera principale grandangolare da 50 Megapixel, una “cine-camera” ultra-grandangolare da 40MP, una fotocamera “TOF” per creare modelli 3D e una telefoto periscopica da 12MP con zoom ottico da 5x, zoom ibrido da 10x e zoom digitale 50x. Abbiamo trovato invece un po’ troppo ingombrante e visibile il comparto fotografico anteriore, composto da una doppia fotocamera da 32MP con sensore aggiuntivo per la profondità. Le foto che abbiamo scattato (le vedete nella nostra recensione video) sono come sempre al top e dove altri smartphone appena usciti hanno fallito siamo riusciti a fare senza cavalletto o attrezzature particolari una splendida foto della Luna. Andando più nel dettaglio, spiegano da Huawei che “il grande sensore CMOS con Full Pixel Octa PD Autofocus consente una rapidissima messa a fuoco in qualsiasi condizione di luce, mentre Huawei XD Fusion Engine integra ed elabora i dati provenienti da più camere per generare un miglioramento della qualità delle immagini”. Presente come sempre anche la funzionalità di intelligenza artificiale che è in grado di migliorare la qualità delle foto o selezionare e scegliere i migliori fotogrammi tra scatti in movimento. Molto interessante e di alta qualità anche il comparto video: abbiamo apprezzato in particolare la funzione slow-motion e la simulazione dell’effetto Bokeh (l’effetto dello sfondo sfocato rispetto a un soggetto in primo piano) anche per i video.
Un software davvero completo
Molto completo il software EMUI arrivato alla versione 10.1 (basato su Android 10 Open Source). L’abbiamo trovato pieno di funzioni interessanti e personalizzazioni, intuitivo e “scattante”. Particolarmente utile l’applicazione Phone Clone per spostare applicazioni, rubrica, foto, dati da un altro telefono Android o iOS; utile anche la funzione che permette, “strisciando” il dito dal bordo destro o sinistro dello schermo, di accedere a un menu con le applicazioni più utilizzate e, eventualmente, aprirne anche due contemporaneamente sullo schermo. Presente anche la sempre utile applicazione Telecomando per gestire tv, condizionatori e altri oggetti grazie ai raggi infrarossi e la funzione AR Measure per prendere misure grazie alla realtà aumentata.
La mancanza dei servizi Google
Un approfondimento a parte merita la questione della mancanza dei servizi Google, a causa del famoso ban commerciale inflitto a Huawei dal governo statunitense. Lo diciamo subito: questo purtroppo non è uno smartphone proprio per tutti perché bisogna scendere a compromessi con alcune (anche se pur piccole) lacune. Sia in fase di configurazione ma anche nell’uso quotidiano è difficile accorgersi delle differenze. Qualche problema lo possiamo riscontrare nella mancanza di alcune applicazioni di uso quotidiano. Ma andiamo con ordine. Non essendoci il Play Store di Google dobbiamo affidarci ad AppGallery di Huawei: non si tratta di uno store completo come quello di “Big G” ma negli ultimi mesi sono stati fatti passi da gigante per renderlo il più competitivo possibile. Dove non arriva AppGallery c’è poi un’app molto comoda chiamata TrovApp che permette di scoprire se un’applicazione è disponibile oppure no e dove è disponibile: se direttamente su AppGallery oppure se sullo store alternativo di Amazon o sul fornitissimo APKPure (entrambi gratuiti).
Cosa c’è, cosa non c’è
Abbiamo fatto molte ricerche sull’argomento e abbiamo utilizzato il cellulare sia per lavorare sia per svago e dobbiamo ammettere che la maggior parte delle applicazioni le abbiamo trovate e utilizzate senza problemi. Nel momento in cui completiamo questa recensione ci sono – solo per citare le app di più largo utilizzo – Whatsapp, Facebook, Messenger, Skype, Instagram, Twitter, Spotify, Netflix, Prime Video, LinkedIn, Tiktok, Paypal, Waze, la suite di Office, le app di Corriere e Repubblica, quelle di Trenitalia e Italo, quelle di Ryanair e Easyjet, Flixbus, Dropbox, Uber e Uber Eats, Amazon. C’è Google Maps mentre per usare la posta di Gmail basta impostarla sull’app E-mail di Huawei; non abbiamo potuto, invece, editare i nostri documenti presenti su Google Drive (ma solo consultarli). Cosa non c’è? Pur essendo possibile utilizzare tanti servizi nella modalità web nella nostra prova abbiamo “sentito la mancanza” di alcune app per il car o il bike sharing, di alcuni servizi per ordinare cibo a domicilio, delle app di alcune banche famose. Inoltre è necessario segnalare che più si va nello specifico (smart home, app di settore o per utilizzo professionale) più le carenze si fanno sentire.
Disponibilità e prezzi
Huawei P40 Pro è disponibile in tre colorazioni: Black, Silver Frost e Blush Gold. Una sola configurazione (8 gigabyte di Ram, 256 di archiviazione espandibile) a partire da 1049,90 euro.
PRO
- Veloce, fluido, ottima gestione della batteria
- Comparto fotografico top
CONTRO
- Non ha i servizi Google
- Fotocamera anteriore “ingombrante”
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