Alcuni tra i più famosi chef italiani il 29 settembre per la Giornata Internazionale della Consapevolezza sugli Sprechi e le Perdite alimentari parteciperanno a un’iniziativa che permette di recuperare i prodotti freschi invenduti e renderanno disponibili per i clienti dell’app i loro personalissimi “piatti anti-spreco”
Dieci grandi chef della cucina italiana il 29 settembre, in occasione della Giornata Internazionale della Consapevolezza sugli Sprechi e le Perdite alimentari, renderanno disponibili delle “Chef Box” su Too Good To Go – l’app antispreco forse più famosa in Italia – per sensibilizzare i consumatori sull’impatto che anche le piccole azioni, come appunto quella di salvare e non sprecare un piatto, possono avere per il nostro pianeta.
La Chef Box
L’app di Too Good To Go permette a ristoratori e commercianti di proporre ogni giorno le Magic Box: si tratta di sacchetti con una selezione a sorpresa di prodotti e piatti freschi, rimasti invenduti a fine giornata e che non possono essere rimessi in vendita il giorno successivo. Le box si prenotano e pagano direttamente dall’app e poi si ritirano nel punto vendita selezionato nella fascia oraria specificata. Esclusivamente in occasione del 29 settembre alcuni tra i più famosi chef italiani renderanno disponibili sull’app delle “Chef Box” che conterranno il loro personalissimo piatto anti-spreco accompagnato dalla ricetta e dal conteggio delle CO2 emesse dagli alimenti, con l’obiettivo – ci spiegano – di “sensibilizzare il consumatore sull’impatto che anche le piccole azioni, come quella di salvare e non sprecare un piatto, possono avere sul nostro pianeta”.
Ecco chi partecipa
Ecco gli chef che hanno aderito all’iniziativa. A Milano ci sono Carlo Cracco, Claudio Sadler (ristorante Sadler), Eugenio Boer (Ristorante Bu:r) e Marco Ambrosino. A Roma ci sono Cristina Bowerman (Glass Hostaria), Niko Romito e Gaia Giordano (Spazio Bar e Cucina); a Cernobbio Davide Caranchini (Ristorante Materia); a Catania Alessandro Ingiulla (Sapio Restaurant); in provincia di Brescia Philippe Léveillé (Ristorante Miramonti L’Altro), in provincia di Crotone Caterina Ceraudo (Ristorante Dattilo). E proprio Carlo Cracco, attraverso un video ironico girato appositamente per Too Good To Go, sottolinea che il valore del cibo è quantificabile anche e soprattutto nel suo impatto ambientale.
Gli ultimi dati sullo spreco di cibo
Raccontano da Too Good To Go che Project Drawdown, il Centro di ricerca che ha l’obiettivo di portare il pianeta al punto in cui le emissioni di gas serra si stabilizzeranno e inizieranno a scendere anziché salire, ha individuato nel suo ultimo report che ridurre lo spreco alimentare può essere la soluzione numero uno per contrastare il cambiamento climatico. La produzione e il consumo di cibo, e quindi a maggior ragione il suo spreco, sono infatti tra le maggiori cause di emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. In particolare, secondo Project Drawdown se lo spreco alimentare venisse ridotto del 50 per cento entro il 2100 si potrebbero ridurre i danni e le problematiche legate all’innalzamento delle temperature.
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