Daniele Semeraro

Giornalista

Ecco come funziona EOLO, l’azienda che porta internet nei comuni più piccoli d’Italia


Ecco come funziona EOLO, l’azienda che porta internet nei comuni più piccoli d’Italia

Una tecnologia a onde radio permette di raggiungere la maggior parte delle zone rurali e montuose italiane, dove gli operatori tradizionali si fermano perché non convenienti. Abbiamo visitato il quartier generale e un comune isolato fino a poco tempo fa
(provincia di Varese – con la collaborazione di Eric Cervi)

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Come fare avere una connessione a internet veloce e affidabile nelle aree cosiddette “bianche”, cioè quelle rurali e meno urbanizzate, dove la fibra fatica ad arrivare? A questa domanda risponde EOLO, servizio di connettività internet a banda ultra-larga che non richiede una linea telefonica tradizionale e sfrutta tecnologie wireless per portare “internet dove gli altri non arrivano”, questo lo slogan. Abbiamo visitato il quartier generale dell’azienda, parlato con i dipendenti, toccato con mano le tecnologie utilizzate e visitato anche un paese nelle Prealpi varesine storicamente poco coperto dalla linea internet veloce. Seguite il nostro viaggio.

Come fare avere una connessione a internet veloce e affidabile nelle aree cosiddette “bianche”, cioè quelle rurali e meno urbanizzate, dove la fibra fatica ad arrivare? A questa domanda risponde EOLO, servizio di connettività internet a banda ultra-larga che non richiede una linea telefonica tradizionale e sfrutta tecnologie wireless per portare “internet dove gli altri non arrivano”, questo lo slogan. Abbiamo visitato il quartier generale dell’azienda, parlato con i dipendenti, toccato con mano le tecnologie utilizzate e visitato anche un paese nelle Prealpi varesine storicamente poco coperto dalla linea internet veloce. Seguite il nostro viaggio.

EOLO, 600 dipendenti e 3.800 ripetitori radio

L’azienda – sempre più focalizzata sui piccoli comuni – è presente ad oggi in oltre 6.900 centri grazie a 3.800 ripetitori radio e, ci spiegano, oltre 16mila km di dorsali in fibra ottica. Al momento connette oltre 1,6 milioni di persone e circa 115mila tra imprese, enti della pubblica amministrazione e professionisti. “Con le onde millimetriche portiamo internet nelle case degli italiani che abitano in zone di digital divide – spiega a Sky TG24 Guido Garrone, Ceo Network Division di EOLO. “Si tratta di zone rurali o montane dove – spiega meglio Garrone – la vecchia rete fissa, quella in rame, non ha più la capacità di portare partite o giochi online perché ha raggiunto la sua obsolescenza tecnologica. Quello che facciamo noi è superare questo ostacolo attraverso una torre che irradia il segnale e una piccola antenna che capta questo segnale. Noi pianifichiamo la rete in forma puntuale: a noi non interessa essere ovunque ma interessa essere nei punti dove non ci sono gli altri”. In altre parole EOLO sfruttando tralicci o vecchie torri della televisione posizionate sulle cime di montagne o colline va a creare una sorta di copertura per i tetti del fondovalle, utilizzando – assicurano – onde sicure e a bassa potenza. Tutta la tecnologia è sviluppata internamente da oltre 600 dipendenti e un indotto di oltre 17mila persone.

L’esempio di Brinzio

Il focus di EOLO sono dunque le aree rurali e i piccoli comuni fuori dai grandi centri urbani. Tra questi c’è Brinzio, comune di 700 abitanti nelle Prealpi varesine: Brinzio è uno dei primi piccoli centri dove è arrivata la tecnologia di EOLO, che ha aiutato, come ci spiega il sindaco Roberto Piccinelli, a digitalizzare la città: “Vivevamo una situazione di difficoltà perché l’unico modo per collegarsi a internet era attraverso il telefono e a velocità molto basse. Per una casa poteva anche andare bene – aggiunge – ma per chi faceva un’attività anche piccola non bastava. Noi in Comune avevamo un piccolo modem ma una volta iniziato ad informatizzare tutte le procedure avevamo bisogno di velocità ben più alte, che potessero soddisfare la connessione di più computer in simultanea”. La fibra sta arrivando proprio in questi giorni a Brinzio ma negli ultimi quindici anni, continua il sindaco, è stato impossibile navigare a velocità idonee per lavorare ma anche per studiare. “Attraverso EOLO – conclude – abbiamo invece potuto offrire una rete internet adeguata agli uffici comunali, alla scuola elementare dove c’è anche un’aula di informatica, alla biblioteca civica e al Museo della Cultura Rurale Prealpina”.


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