In occasione dell’inaugurazione del nuovo spazio multifunzionale – che ospita sia gli uffici che il magazzino logistico – abbiamo scoperto come funziona e cosa c’è dietro l’e-commerce che mette in contatto i consumatori con agricoltori, allevatori e produttori artigianali. Un viaggio tra ambiente, algoritmi e gusto
Una nuova sede operativa avanzata dal punto di vista tecnologico e ambientale e importanti traguardi raggiunti e da raggiungere entro fine 2022. Come funziona e cosa c’è dietro Cortilia, e-commerce nato nel 2011 che mette in contatto consumatori con agricoltori, allevatori e produttori artigianali e che consente “di fare la spesa come in campagna”? Lo scopriamo visitando la nuova sede dell’azienda, alle porte di Milano, inaugurata lo scorso maggio.
Una food-tech company
Il funzionamento di Cortilia è semplice: tramite sito o app si sceglie la spesa tra oltre 2.500 prodotti (dalla frutta alla verdura fresca di stagione, dal pesce alla carne, dai salumi ai latticini fino anche a una varietà di altri prodotti come vino e birra artigianale, prodotti di bellezza o per la pulizia della casa). Sempre sul’app si sceglie la fascia oraria di consegna preferita, si paga (con carta di credito, Paypal, Apple Pay, Google Pay, buoni pasto Edenred) e il gioco è fatto. Cortilia – presente in 800 comuni del nord Italia tra cui Milano, Torino e Bologna – si auto-definisce una “food-tech company”, ci spiega Marco Porcaro, fondatore e Ceo, perché “è un’azienda che coniuga tecnologia, servizio, qualità dei prodotti e artigianalità, con un fattore tech fondamentale che permette sia di proporre ai clienti alimenti in linea con i propri stili di vita, sia di salvaguardare l’ambiente, evitare l’approvvigionamento con prodotti in eccesso e avere un basso impatto ambientale, organizzando in automatico anche i mezzi, molti dei quali elettrici, che fanno le consegne a domicilio”.
La nuova sede
La nuova sede di Cassina de’ Pecchi, alle porte di Milano, è distribuita su 17mila metri quadri e si trova al’interno di uno spazio multifunzionale di 50mila mq, parte di un importante progetto di riqualificazione dell’area in cui sorge, e in linea con i più alti standard di sostenibilità ambientale. Tanti gli accorgimenti strutturali – ci spiegano – adottati nella progettazione, volti a efficientare i consumi energetici, compresa una gestione responsabile delle risorse idriche garantita da un innovativo impianto di raccolta delle acque piovane. Il magazzino semi-automatizzato gestisce una movimentazione di decine di migliaia di pezzi giornalieri ed è composto da tre zone di stoccaggio con differenti temperature. All’interno del magazzino un macchinario crea le scatole, un altro stampa etichette tramite inchiostro ad acqua mentre nastri trasportano le scatole da un settore all’altro per il caricamento dei prodotti. I pannelli fotovoltaici presenti sul tetto coprono la metà del consumo di energia, il resto viene da energia da fonti rinnovabili, e proprio grazie a questo tipo di approccio al rispetto ambientale, al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni la sede è certificata LEED (“il riconoscimento più diffuso a livello mondiale per quanto riguarda l’edilizia sostenibile”) di livello massimo, Gold.
Il metodo di lavoro di Cortilia
Gli approvvigionamenti, la scelta dei prodotti, l’organizzazione dell’app: tutto è stato sviluppato internamente dal team tecnologico. Il metodo utilizzato è quello della filiera corta, dal produttore al consumatore, e grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale, ci raccontano i dipendenti, Cortilia è in grado di ridurre al minimo gli sprechi ambientali, prevedendo la vendita giorno dopo giorno di ogni singolo prodotto evitando, dunque, di ordinare quello che non è necessario e in linea con le vendite che si prevedono; di conseguenza gli sprechi alimentari sono ridotti a circa l’uno per cento. I prodotti invenduti sono donati al Banco Alimentare Lombardia. “Abbiamo decine di migliaia di clienti che fanno la spesa con noi tutte le settimane – racconta ancora Porcaro – e abbiamo chiuso il 2021 con una crescita di oltre il 20 per cento, con più di 40 milioni di fatturato”. La prossima sfida? L’apertura, nella seconda parte dell’anno, a Roma.
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