Daniele Semeraro

Giornalista

Apple, fondo da 50 milioni di dollari per lo sviluppo dei fornitori


L’azienda di Cupertino per supportare tutti i dipendenti delle società della filiera ha stretto anche accordi con l’Organizzazione Internazionale del Lavoro e l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni

Come far sì che tutti i dipendenti di tutte le società esterne, della filiera, siano trattati in maniera equa e secondo gli standard internazionali, soprattutto quando molte di queste aziende sono basate in Estremo Oriente, in cui il mercato del lavoro è molto diverso da quello occidentale? Apple ha stanziato un fondo (Supplier Employee Development Fund) da 50 milioni di dollari (l’equivalente di 45,5 milioni di euro) per migliorare le opportunità di crescita dei lavoratori delle aziende fornitrici e aiutarli nello sviluppo delle loro competenze. Non è tutto: la società di Cupertino ha annunciato partnership con istituzioni educative e agenzie per la salvaguardia dei diritti umani per migliorare la consapevolezza dei diritti da parte dei lavoratori stessi. “Crediamo che il progresso possa avvenire solamente quando sono rispettati i diritti delle persone e il nostro obiettivo è quello di dare ai nostri clienti la migliore tecnologia del mondo partendo dal nostro impegno nel responsabilizzare le persone che quel prodotto costruiscono”, ha scritto Sabih Khan, direttore degli approvvigionamenti di Apple, presentando il Rapporto annuale 2022 sui fornitori.

Il Fondo

Come parte del Codice di Condotta dei Fornitori, tutte le aziende che lavorano con Apple devono attenersi a tutta una serie di regole, ci spiegano, tra cui il rispetto e anche la formazione dei propri dipendenti verso i diritti dei lavoratori. Ogni anno Apple effettua numerosi controlli e investe risorse per verificare che tutti i fornitori seguano scrupolosamente le linee guida, e ai fornitori che non rispettano le regole viene interrotto il contratto. Le nuove iniziative saranno disponibili attraverso corsi inizialmente dedicati ai dipendenti di Stati Uniti, Cina e Vietnam e si prevede che entro il 2023 oltre 100mila persone vi prenderanno parte. Tra questi: corsi di leadership, robotica, coding, gestione dei comparti produttivi, corsi sull’elettricità, sulla manutenzione degli apparati, fondamenti avanzati di produzione, manifattura sostenibile e anche corsi per la gestione della propria salute fisica e mentale.

Nuove collaborazioni per i diritti dei lavoratori

Nell’ambito del Codice di Condotta dei Fornitori Apple chiede a tutte le aziende di organizzare per i propri dipendenti dei training sui diritti dei lavoratori. Nell’ambito dell’impegno di Apple nei confronti della catena di approvvigionamenti l’azienda ha anche annunciato una partnership con l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO – l’Agenzia Onu che si occupa di promuovere la giustizia sociale e i diritti umani, con particolare riferimento a quelli riguardanti il lavoro) e l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) per “amplificare le voci dei lavoratori”. “Per mantenere alti gli standard – si legge ancora nella lettera di Sabih Khan – il nostro team di revisori indipendenti ha condotto 1.177 valutazioni delle strutture dei nostri fornitori in 57 Paesi, per un totale di oltre 350mila dipendenti coinvolti” e ad oggi “più di 23 milioni di dipendenti dei fornitori hanno avuto una formazione sui propri diritti”.


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