da REPUBBLICA BARI – pag. VI
I dati di Confesercenti: 17mila commercianti coinvolti, Puglia al quarto posto
di DANIELE SEMERARO
Dopo Sicilia, Calabria e Campania, con 17mila commercianti coinvolti (il 30 per cento del totale) la Puglia è la quarta regione per casi di racket ed estorsione. Lo rivela il rapporto della Confesercenti Le mani della criminalità sulle imprese, arrivato quest´anno alla nona edizione. Il pizzo si conferma come il reato tipico della criminalità organizzata, finalizzato a sostenere le famiglie e i clan. Pur essendoci 12 associazioni antiracket (solo in Sicilia ce ne sono di più, 36) le denunce sono sempre meno (basti pensare al numero antiusura della prefettura di Bari, che fino ad ora non ha ricevuto molte telefonate). In Puglia, a differenza di molte regioni italiane, le denunce sono scese dal 10,5 per cento del 2004 al 10,2 del 2005; stessa cosa per i procedimenti aperti per estorsione, passati dai 1310 del 1999 ai 788 del 2005.
«La Puglia – si legge nel rapporto – è attraversata da fortissime tensioni e da vere e proprie guerre di mafia che stanno ridisegnando il potere mafioso della regione. Preoccupa, a Bari, la feroce guerra tra bande che sta insanguinando il centro cittadino e alcuni quartieri periferici».
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