Daniele Semeraro

Giornalista

Porto, si temono nuove invasioni


da REPUBBLICA BARI – pag. IX

Oggi riunione straordinaria in Prefettura
Nel weekend attesa un´ondata di albanesi per il rientro in patria
Non si esclude un´altra chiusura dello scalo

di DANIELE SEMERARO

Dopo l´emergenza dei giorni scorsi, con migliaia di cittadini albanesi che, senza alcuna prenotazione, hanno invaso il porto turistico di Bari in attesa di trovare posto su una nave che li riportasse alla propria terra per trascorrere le vacanze, la situazione sembra tornata alla normalità. Ieri sono partite quattro navi alla volta dell´Albania, una per la Croazia e un´altra per il Montenegro, per un totale di circa 19mila imbarchi.

Nel pomeriggio ci sono state lunghe code ai banchi dei check-in, soprattutto verso il Montenegro, ma nessun problema di ordine pubblico. Ora a lamentarsi sono soprattutto gli addetti alla sicurezza e ai banchi del check-in, che accusano la stanchezza e la pressione dei giorni scorsi. Adesso i problemi maggiori si registrano soprattutto agli sportelli delle diverse agenzie di viaggio, dove a centinaia ogni ora si accalcano, non rispettando le code, per cercare di attirare l´attenzione degli operatori in modo da essere serviti prima degli altri.

La Capitaneria di porto ha reso noto che tra le giornate di domenica e martedì si sono imbarcate oltre 55mila persone. Se nei prossimi giorni l´afflusso tornerà ad essere difficilmente gestibile, gli addetti al terminal ripristineranno l´accesso controllato. Non è esclusa una nuova chiusura del porto, soprattutto tra venerdì e domenica prossimi, in cui già il 70 per cento dei posti disponibili per i Balcani sono stati prenotati.

Questa mattina in Prefettura è prevista una riunione straordinaria del Comitato provinciale per l´ordine e la sicurezza. Oltre al prefetto, al questore, al sindaco e ai rappresentanti delle forze dell´ordine, sono stati convocati anche Capitaneria di porto, Autorità portuale, 118 e Polizia stradale «per analizzare – spiegano – la situazione che si è venuta a creare e prendere contromisure per l´eventuale ripetersi dell´emergenza».


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