da REPUBBLICA BARI – pag. IV
Critiche dal parco dell´Alta Murgia: pericolosa la deroga
di DANIELE SEMERARO
Un altro passo in avanti verso l´approvazione definitiva del Prae, il Piano regionale per le attività estrattive, che ha ottenuto parere favorevole dalla quinta commissione (ambiente). Un piano con il quale l´amministrazione Vendola vuole mettere fine alla mancanza di regole nel settore dell´attività estrattiva in Puglia. «Il Prae – hanno spiegato gli assessori all´urbanistica Barbanente e all´ambiente Losappio – deve porsi l´obiettivo di armonizzarsi con la legislazione vigente in queste materie e rispettare la vocazione del territorio, pur considerando però gli interessi economici già in essere”.
I due documenti che compongono il Prae stabiliscono che nelle aree protette è vietata l´apertura di nuove cave, sono eliminati i bacini ricadenti in zone destinate a parchi nazionali, è consentita la riattivazione di cave o l´ampliamento di quelle già esistenti solo per materiali di pietra ornamentale o altri di difficile reperibilità. La valutazione di impatto ambientale, infine, sarà necessaria solo per i piani di bacino.
Perplessi i Comitati dell´Alta Murgia: «Il Prae così com´è ci tutela in parte – spiega Nicola Menduni, consigliere del Parco della Murgia – perché continua a consentire l´attività estrattiva non fino alla scadenza delle concessioni, ma fino all´esaurimento dei bacini, con conseguenze negative per il territorio»
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