da REPUBBLICA BARI – pag. IX
Terminata la triturazione delle macerie, si provvede a stendere il terreno per il prato
A ottobre inizierà la semina Nell´area sarà realizzata anche la pista ciclabile
di DANIELE SEMERARO
Punta Perotti ora è solo una spianata. Sono passati quattro mesi dall´implosione dell´ecomostro di cemento e acciaio che oscurava il lungomare barese. Adesso la General Smontaggi di Novara ha annunciato di aver terminato i lavori per distruggere e smaltire i 300mila metri cubi di cemento armato. Così, dei tredici piani è rimasta solo una collinetta, sopra la quale verrà steso il terreno vegetale che andrà a creare la base per il prato all´inglese, fortemente voluto dai cittadini.
«La frantumazione è terminata, non c´è più un granello di Punta Perotti», racconta il direttore dei lavori Stefano Chiavalon. «Alcune parti delle fondamenta del palazzo sono state riempite con le macerie, mentre per le restanti parti è stato utilizzato materiale di cava. Ora – aggiunge – stiamo procedendo alla rimodellazione del terreno».
Prima le ruspe, poi i frantoi meccanici hanno lavorato a pieno ritmo per ridurre il volume dei detriti e liberare l´area. Per il prato però bisognerà aspettare almeno l´inizio di ottobre: perché la semina possa attecchire, infatti, c´è bisogno del fresco. Il terreno vegetale invece sarà pronto con l´apertura della Fiera del Levante, in settembre. «Verosimilmente – ha aggiunto Chiavalon – la semina non verrà fatta dalla General Smontaggi, ma dalla Bari Multiservizi».
Alle piante ha già pensato Legambiente, che grazie a una sottoscrizione su internet («Perottipoint: acquista un appartamento, regalerai un albero a Bari») ha raccolto circa quattromila euro. Con questi soldi il Comune potrà ritirare dal vivaio Bioflora di Andria circa 1500 tra piante e essenze per arredare la zona.
L´assessore alle Aziende partecipate del comune di Bari, Cinzia Capano, ha confermato che in Giunta «è stata approvata una delibera con cui si prende atto della volontà di fare il prato». Nella gara d´appalto iniziale, spiega ancora l´assessore, era prevista solamente la demolizione, e non la costruzione del parco. Siccome, però, parti delle fondamenta non sono state più abbattute, sono stati risparmiati tra i 100 e i 150mila euro, che verranno reinvestiti proprio nell´area verde. «In questa fase iniziale – continua la Capano – ci stiamo impegnando anche a tracciare il percorso della futura pista ciclabile che andrà a tagliare tutto il prato. Un passo che faremo immediatamente, prima di stendere il terreno vegetale.
Per l´arredo urbano, come le panchine e i giochi per i bambini, invece, dovremo aspettare un secondo momento». Per il futuro, poi, è previsto un restyling di tutto il Lungomare, di cui dovrà occuparsi la Stu, la società di trasformazione urbana che il comune ha da poco creato.
Per adesso, dunque, tutto procede nei tempi previsti, e addirittura il cantiere potrà chiudere durante la settimana di Ferragosto: «Siamo in anticipo», ammette Chiavalon.
Lascia un commento