da REPUBBLICA NAZIONALE – pag. 23
A Foggia, i carabinieri hanno fermato un presunto spacciatore
di DANIELE SEMERARO
FOGGIA – Sono scesi in strada in 150, tra uomini, donne e bambini, per evitare l’ arresto di un presunto spacciatore di droga evaso dagli arresti domiciliari. è accaduto a Foggia, a Borgo Mezzanone, quartiere popolare alla periferia est della città, dove gli stessi carabinieri hanno ammesso di aver vissuto «momenti di forte tensione». «Quotidianamente – racconta Alessandro Punzi, comandante provinciale dei Carabinieri di Foggia – effettuiamo, nell’ ambito di un’ operazione chiamata “Icaro”, controlli delle persone soggette a misure alternative alla detenzione per verificare che rimangano in casa». Venerdì, spiega Punzi, intorno alle 21 due militari hanno notato che Francesco Roma, 20 anni, condannato agli arresti domiciliari, stava parlando fuori dalla propria abitazione con alcune persone. Alla vista dei carabinieri, pensando di non essere stato riconosciuto, si è rintanato in casa.
I militari, però, lo hanno seguito e hanno cercato di arrestarlo. Anche se solo ventenne Roma era conosciuto dalle forze dell’ ordine: si tratterebbe, infatti, di un promettente rampollo della criminalità cittadina. Mentre i militari lo ammanettavano, all’ esterno dell’ abitazione si è radunata una piccola folla di amici e parenti: «Così lo rovinate, è un bravo ragazzo, lasciatelo in pace», urlavano. Subito, a sirene spiegate, sono arrivate altre sei pattuglie dell’ Arma e due della Polizia, ed è cominciata quella che è stata definita una «lunga ed estenuante mediazione», che ha convinto la gente ad allontanarsi. Solo così le forze dell’ ordine sono riuscite ad evitare il peggio e hanno potuto lasciare la zona, portando con sé il giovane.
Lascia un commento