da REPUBBLICA BARI – pag. X
Ladri al lavoro di notte sulla costa pugliese: le rocce vendute per ornare ville e fontane di lusso
Non solo trulli e ulivi. Losappio: “Siamo all´emergenza”. Ieri sventato il furto di un pinnacolo a Cisternino
di DANIELE SEMERARO
Portare via un pezzo di Puglia e riprodurlo nella propria villa in Veneto o a Beverly Hills? Basta pagare qualche migliaia di euro per avere un trullo, un terreno con ulivi secolari o il giardino di casa arricchito da chianche della Murgia e delimitato da muretti a secco. Il problema, difficile da estirpare, è in aumento, come dimostrano gli ultimi due casi su cui stanno indagando le autorità impegnate nella tutela del territorio: il furto di scogli e quello dei pinnacoli dei trulli.
Ultimo nato tra gli espropri illegali di territorio è proprio quello degli scogli. Un´attività che avviene soprattutto durante il periodo invernale da Torre a Mare e Polignano fino a Brindisi e al Salento. Nottetempo, scogli millenari con un diametro di circa un metro e mezzo per 30 chili di peso vengono sollevati da esperti del luogo con piccole palanche e poi caricati su grossi camion. Andranno ad arricchire piscine e fontane delle ville di lusso.
Ieri, invece, l´ultimo caso di danneggiamento ai danni di un trullo. I carabinieri di Fasano hanno arrestato un uomo che in pieno giorno si era arrampicato su un trullo disabitato a Cisternino per smontarne e rubare il pinnacolo. Questo, poi, sarebbe stato rimontato su un´altra costruzione a pochi chilometri di distanza. «L´uomo – dice il tenente Filippo Vanni, dei carabinieri di Fasano – è stato denunciato per furto pluriaggravato e rischia fino a un anno e mezzo di reclusione, anche se, essendo incensurato, la sua pena sarà sospesa per condizionale».
Il sospetto degli investigatori è che tra i ladri di territorio si nasconda la criminalità organizzata. Ormai, oltre a ulivi, pietre dei trulli e muretti a secco, i predoni sono arrivati a rubare edicole votive, tegole, lastre di pietra dei cimiteri e tutto ciò che trovano, di notte, nelle antiche masserie. «Qui da noi sparisce davvero di tutto – spiega l´assessore regionale all´Ambiente, Michele Losappio – perché dal punto di vista paesaggistico e architettonico siamo ricchissimi. Basti pensare che abbiamo avuto numerose dominazioni: greci, romani, angioini, aragonesi, svevi. Purtroppo le normative a difesa del territorio ci sono: il problema è controllarlo». Per adesso, conclude Losappio, «stiamo combattendo l´espianto di ulivi secolari. Proprio domani arriverà in giunta la prima legge italiana che andrà a tutelare cinque dei 25 milioni di ulivi presenti in tutta la Puglia. Per capire l´emergenza, basti pensare che per ogni scoglio rimosso ci sono cento ulivi rubati»
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