da REPUBBLICA BARI – Pagina I
Lo scrittore ha vinto con “Né padri né figli”, ambientato in Puglia
di DANIELE SEMERARO
È Osvaldo Capraro, con 53 voti, il vincitore del nono premio letterario “Città di Bari – Pinuccio Tatarella”. Il libro, Né padri né figli (Edizioni e/o), ambientato tra Brindisi, il mare e la campagna del Salento, è un romanzo noir, di formazione, tra la Sacra Corona Unita e l´operazione Primavera. A giocarsi la finale anche Claudio Piersanti con Il ritorno a casa di Enrico Metz (2° posto, 32 voti), Ugo Ronfani con Memoriale delle caverne (3° posto, 38 voti), Tommaso Pincio con La ragazza che non era lei (4° posto, 21 voti) e Elena Gianini Belotti con Pane amaro. Un immigrato italiano in America (22 voti).
Il premio speciale della giuria è andato all´ungherese Peter Esterhàzy (definito «lo scrittore più difficile da tradurre»), ospite d´onore della serata, mentre quello per la saggistica è andato a Claudia Petraccone per il libro Le “due Italie”. Alla premiazione, presentata dal giornalista Maurizio Mannoni, ha partecipato anche il sindaco Michele Emiliano. A scegliere i 5 finalisti, tra 55 candidati, un gruppo di esperti e una giuria composta da studenti di liceo e università e esponenti di associazioni culturali. Durante la premiazione è stato anche proiettato “Punta Perotti Point”, cortometraggio sull´abbattimento dell´ecomostro diretto da Maurizio Sciarra.
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