La protesta dei collaboratori scolastici, tra precariato (che, in alcuni settori, supera anche il 100% degli occupati) e tagli di organico
“Tra noi oltre 76mila precari”
personale Ata in piazza a Roma
di DANIELE SEMERARO
ROMA – Ancora uno sciopero e una manifestazione nel mondo della scuola. Questa volta a scendere in piazza è il personale Ata (amministrativo, tecnico, ausiliario). Al centro della protesta i tagli di organico, la richiesta di immissione in ruolo degli oltre 76mila precari e la stabilità di organico.
Secondo i dati diffusi dallo stesso ministero dell’Istruzione per l’anno scolastico 2004/2005, infatti, su un totale di oltre 258mila posti di lavoro, ben 74mila lavoratori, quasi il 30% del totale, sono precari, con punte del 103%, ad esempio, tra gli addetti alle aziende agrarie, 52% tra i cuochi, 31% tra gli assistenti tecnici e ben 32% tra i collaboratori scolastici. A questi numeri va aggiunto un ulteriore taglio di 3200 posti nell’anno 2005.
A portare in piazza il personale, al quale è di fatto affidato il funzionamento pratico della scuola, hanno spiegato Flc Cgil, Cisl e Uil Scuola, promotori della protesta, “le disfunzioni nei servizi scolastici, che aggravano le condizioni di lavoro del personale amministrativo tecnico e ausiliario, aumentano i livelli di precarizzazione e impovertiscono la scuola dell’autonomia”. Il corteo, caratterizzato da numerosissimi cappellini rossi, è partito questa mattina dal piazzale della Stazione Trastevere a Roma ed è arrivato dopo due ore davanti alla sede del ministero dell’Istruzione.
(1 dicembre 2005)
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