L’editoriale del direttore di Repubblica, Ezio Mauro.
Documentare la realtà
Giocare con le curiosità
di EZIO MAURO
Guidata dalla sua spinta naturale per il cambiamento e l’innovazione, Repubblica dieci anni fa ha attraversato per prima tra i giornali italiani la frontiera di Internet. Un obbligo di modernità, una scelta di sperimentazione, alla ricerca del nuovo, là dove si forma nell’ultimo rivoluzionario incontro tra l’informazione e la tecnologia.
E’ nata così, il 14 gennaio del 1997, la versione elettronica di Repubblica: un sito informativo con l’imprinting e l’identità del nostro giornale, che rappresentava una novità assoluta per il panorama italiano e che funzionò da apripista per tutti gli altri quotidiani, pur essendo appena un embrione delle potenzialità immense di internet.
Dieci anni dopo, internet ha cambiato la storia del mondo, perché in rete tutto è contemporaneo, ha cambiato la geografia (tutto è ubiquo), ha cambiato l’economia e i rapporti di potere, e infine il nostro costume privato e collettivo. Dentro questo spazio di tempo e dentro questa dinamica esplosiva, Repubblica.it è diventato non solo il primo giornale d’Italia come numero di lettori, ma soprattutto un vero e proprio giornale, che declina la migliore tradizione della scuola di Repubblica insieme con l’innovazione, la flessibilità e la velocità del web.
Oggi il nostro sito non è più la traduzione elettronica del giornale di carta, ma un grande portale d’informazione in continuo aggiornamento, autonomo e forte nella ricerca delle notizia e nella costruzione dei servizi, trend-setter per tutte le novità, capace di stabilire un rapporto con i lettori che allarga ogni giorno e fa durare nel tempo il mondo di Repubblica.
Un giornale rigoroso e modernissimo, duttile e preciso, capace di documentare la realtà e di giocare con le curiosità che nascono dalla giornata, pronto a unire alle grandi firme del giornalismo scritto i documenti fotografici, i filmati delle vicende più significative, le voci, le musiche, le testimonianze che formano il rullo della nostra vicenda multimediale.
L’ultimo sviluppo è Repubblica Radio Tv, il primo esempio italiano di radio-televisione nata sul web e per il web, che parte dal sito, recupera firme ed esperienze del giornale di carta, le sviluppa nel modulo radiofonico e televisivo, rendendo il sito una vera e propria piattaforma polivalente del nostro sistema informativo.
Dentro, uno sviluppo impetuoso di soluzioni tecnologiche al servizio dell’utente, grazie al supporto di Kataweb, e una coerenza formidabile con il codice giornalistico di Repubblica, testimoniato da tutti i giornalisti di Repubblica. it, dai fondatori fino a Giuseppe Smorto che oggi guida il lavoro della redazione.
Per Repubblica, il sito è un giornale nel giornale, che nasce prima del quotidiano e dura dopo, e ha la dimensione e la potenza universale del web, portando in quel mondo un modo di essere e un criterio di lettura, una dimensione culturale tipiche del nostro giornale. In più, una comunità autonoma e forte, giovane e moderna dentro il nostro universo di lettori, in un legame molto stretto che ci consente di usare in piena libertà e in piena coerenza i diversi linguaggi complementari della rete e del giornale di carta. Come se davanti ad un grande fatto a noi toccasse il compito di interpretarlo al meglio, sapendo però che quel fatto accade ormai dentro Repubblica.it.
(14 gennaio 2007)
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