L’omicidio la sera del primo ottobre. Oggi la polizia è arrivata alla conclusione
del caso. In manette un amico del cugino della fidanzata “abbandonata”
Ventenne ucciso in piazza a Palermo
“colpevole” di aver lasciato la fidanzata
Il Pm: “In piazza c’erano oltre cento testimoni, nessuno ha parlato: ci siamo dovuti scontrare con l’omertà del quartiere”
di DANIELE SEMERARO
PALERMO – Un fidanzamento finito nel sangue, a Palermo. Era la sera del primo ottobre scorso quando Giovanni De Luca, poco più di vent’anni, venne assassinato a colpi di pistola davanti a centinaia di giovani, nel quartiere di Borgo Vecchio.
Dietro al delitto, spiegano oggi dalla Squadra Mobile di Palermo, ci sarebbe un fidanzamento interrotto bruscamente e l’offesa all’onore della famiglia della ragazza abbandonata.
A sparare in faccia al ragazzo, sarebbe stato Giuseppe Pecoraro, 24 anni, secondo gli investigatori “amico e guardaspalle del cugino della ex di De Luca”. L’assassinio, in piazza, dopo l’ennesima lite: da oltre due anni, infatti, la vittima, i suoi famigliari e i suoi amici subivano violenze e angherie.
Centinaia i testimoni, nessuno dei quali ha collaborato con gli agenti della Squadra Mobile di Palermo. Alla cattura di Pecoraro gli agenti sono arrivati grazie ad intercettazioni ambientali e agli spunti forniti dai carabinieri, che, nell’ambito di un’altra inchiesta, sono riusciti a raccogliere diversi indizi sulla vicenda.
“Ci siamo dovuti scontrare con l’omertà degli abitanti del quartiere – spiega il pubblico ministero Ambrogio Cartosio, che ha coordinato le indagini della polizia -. Nesusno ha collaborato. Chi non poteva farne a meno si è limitato a raccontare frammenti di quanto sapeva”.
(13 gennaio 2006)
(Nella foto: la vittima, Giovanni De Luca)
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