Dai Ds a Rifondazione alla Cisl lo sdegno contro la decisione di abolire gli esami, alle private non parificate, per passare da un anno all’altro
Le reazioni di sindacati e opposizione
“Liquidazione totale dell’istruzione”
di DANIELE SEMERARO
ROMA – Sindacati e partiti dell’opposizione uniti nel denunciare il nuovo “regalo” del ministero dell’Istruzione alle scuole private. Da quest’anno, infatti, gli studenti iscritti alle scuole “statali non paritarie” (quelle, cioè, che non ricevono sovvenzioni dallo stato) per passare da una classe all’altra non saranno più soggetti al consueto esame annuale.
Ds. “Avevamo annunciato il discount dell’istruzione, ora siamo alla liquidazione totale dell’istruzione primaria” ha dichiarato la senatrice Maria Chiara Acciarini, capogruppo Ds alla commissione Istruzione. “Siamo di fronte a una palese violazione della nostra Costituzione in materia di diritti all’istruzione. Da tempo denunciamo la volontà del ministro di annacquare la differenza tra scuole paritarie e scuole che paritarie non sono perché non garantiscono caratteristiche di qualità, rigore, pari accesso”.
Rifondazione. Dello stesso avviso Loredana Fraleone, responsabile scuola della segreteria nazionale di Rifondazione comunista, che parla di ulteriore degrado nel quale il governo sta portando la scuola italiana: “In questo modo – spiega – viene meno un elemento di garanzia per i ragazzi che frequentano le private dal momento che viene cancellata una funzione di controllo della qualità da parte del sistema pubblico. Da oggi gli studenti delle scuole private – continua Fraleone – non avranno più alcuna garanzia nel momento in cui dovranno affrontare l’esame che conclude il ciclo scolastico, visto che fino a quel momento non ci sarà nessun momento di verifica”. Per l’esponente di Rifondazione, inoltre, questo provvedimento è “un’operazione come tante che sta facendo il governo in queste ultime ore della legislatura, finalizzata alla sola ricerca di un consenso facile e di tipo clientelare”.
Cisl. “La confusione e l’arbitrio regnano sovrani”, ha detto il segretario generale di Cisl scuola Francesco Scrima. “Noi riteniamo che nell’attuale stato di confusione e fibrillazione in cui versa la nostra scuola ci mancavano soltanto le ‘interpretazioni logico-sistematiche’, peraltro del tutto prive di riscontro normativo sulla materia specifica, per aumentare caos e disorientamento”.
(7 febbraio 2006)
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