A Roma quattro giorni in compagnia dei più autorevoli matematici del mondo
Lezioni, letture, giochi e musica renderanno più “umana” una materia spesso ostile
L’Auditorium si riempie di numeri
Parte il Festival della matematica
Tra gli ospiti, domenica arriverà nella Capitale anche il premio Nobel John Nash
di DANIELE SEMERARO
ROMA – Quale giorno migliore, se non il 14 marzo (riconosciuto come il giorno del pi greco, se leggiamo la data alla maniera inglese, 3/14), per aprire il Festival della matematica? L’iniziativa, che si svolgerà da oggi al 18 marzo all’Auditorium-Parco della Musica di Roma, riunirà in Italia per la prima volta alcuni tra i matematici più famosi del mondo: tre premi Nobel, due medaglie Fields, il dimostratore del Teorema di Fermat, lo scopritore dei Frattali, un premio Pulitzer, un premio Templeton, un premio Oscar e, soprattutto, migliaia di appassionati da ogni parte del mondo, con numerose presenze che arriveranno soprattutto dagli Stati Uniti. Il Festival è nato per volere della fondazione Musica per Roma da un’idea del sindaco Walter Veltroni e vanta la direzione scientifica di uno dei più famosi matematici italiani, Piergiorgio Odifreddi.
Il titolo della manifestazione, “La bellezza dei numeri e i numeri della bellezza”, sta a sottolineare, spiegano gli organizzatori, “i due propositi del Festival, cioè mostrare la matematica sia dall’interno, attraverso i suoi contenuti specifici, che dall’esterno, attraverso le sue relazioni col resto della cultura”.
Ad aprire e chiudere il Festival i due matematici viventi forse più famosi del mondo: Andrei Wiles, dimostratore nel 1995 dell’ultimo Teorema di Fermat, che terrà una lezione magistrale sulle equazioni famose (15 marzo, ore 18) e il premio Nobel per l’Economia John Nash, reso celebre dal film “A beautiful mind” intervistato proprio da Odifreddi (18 marzo, ore 21). Insieme a loro anche Michael Atiyah e Alain Connes, medaglie Fields nel 1966 e 1983: il primo, già presidente della Royal Society e del movimento Pugwash degli scienziati contro l’atomica, parlerà di “Bellezza e verità in matematica” (17 marzo, ore 16), mentre il secondo, premio Crafood e medaglia d’oro del Cnrs, toccherà alcuni dei temi filosofici che traggono fonte di ispirazione dalla matematica (16 marzo, ore 18). E poi, ancora, Douglas Hofstadter, vincitore del premio Pulitzer nel 1980, che spiegherà come un matematico concepisce i numeri (16 marzo, ore 16), e Benoit Mandelbrot, famoso per aver portato alla luce la Teoria dei Frattali (18 marzo, ore 18).
La matematica, però, non è solamente teoremi, operazioni e dimostrazioni. Per questo motivo e per suscitare l’interesse dei tantissimi spettatori e visitatori non “esperti”, la parte del leone la faranno sicuramente i giochi matematici. Ad iniziare da quelli, bellissimi e soprendenti, presentati dal “giocologo” Ennio Peres (di cui pubblichiamo un’intervista) e da Giovanni Filocamo, che dimostrano come sotto i più comuni ragionamenti matematici possano nascondersi proprietà dalle implicazioni sorprendenti (17 e 18 marzo). Ad essere coinvolti saranno non solo i bambini delle scuole, con giochi studiati appositamente per loro, ma anche ragazzi e adulti, che potranno così riscoprire una materia che probabilmente avevano considerato ostica o poco interessante. Spazio anche agli scacchi con “Scacco ai matematici” (18 marzo, ore 10.30), in cui il campione mondiale Boris Spassky giocherà simultaneamente con 15 matematici.
E all’Auditorium uno spazio è didicato manche a “Matematicup”, il concorso-gioco on line per gli studenti della scuola media inferiorie che proprio oggi viene lanciato dai siti del gruppo Espresso e apre le sue iscrizioni.
E poi ancora lezioni sulle implicazioni tra matematica e cultura, matematica e filosofia, musica, letteratura, installazioni multimediali. Insomma, ogni spazio dell’Auditorium, dalle sale ai corridoi, verrà letteralmente preso d’assalto da numeri, simboli ed equazioni. A completare le giornate anche alcuni spettacoli, tra cui una lezione di Dario Fo (15 marzo, ore 21) e un recital di Elio e le Storie Tese e Katia Caradonna con la partecipazione di Nicola Piovani presentato da Serena Dandini (17 marzo, ore 21). “Il tutto – concludono gli organizzatori – a riprova del fatto che le facce della matematica sono multiformi, e che essa trascende qualunque confine nazionale o culturale”. Tutti gli appuntamenti del Festival, ad eccezione di due eventi serali e di tre concerti, sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
Per il programma completo: http://www.auditorium.com/eventi/4888409
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