L’inchiesta è stata pubblicata nell’ultimo numero di Newsweek
Scuole e atenei “in un vicolo cieco”
il fallimento del sistema-Europa
di DANIELE SEMERARO
Il settimanale americano Newsweek ha dedicato alla sua inchiesta l’intera copertina. Con toni a dir poco allarmanti: “Il fallimento del sistema scolastico europeo”, titola. E si basa sul rapporto del Centro londinese per la riforma europea: la maggior parte delle università migliori, si legge nel rapporto, si trovano in una sorta di “serie B”, con i migliori cervelli che “scappano” per andare a lavorare e studiare negli Stati Uniti o in Giappone. Una sconfortante conferma delle conclusioni cui è giunta la Ue.
Il problema principale è quello del denaro che i singoli stati riservano al settore dell’educazione. E i numeri parlano chiaro: per i fondi destinati all’istruzione primaria, secondaria e universitaria Stati Uniti e Giappone oltrepassano di gran lunga l’Europa: nel 2005 gli Usa hanno destinato il 2,6% del Pil al solo mondo accademico, rispetto all’1,1% di Germania, Italia e Francia. Perfino la Turchia nel 2005 ha investito di più. “D’altra parte – si legge – meno di un quarto della popolazione europea in età lavorativa ha una laurea, contro il 38% degli Stati Uniti e il 36% del Giappone”.
L’allarme è confermato anche dallo scioccante studio dell’Organizzazione per la Cooperazione economica e lo sviluppo e dal “tour ispettivo” che il Commissario delle Nazioni Unite ai Diritti Umani, Vernor Muñoz Villalobos ha condotto girando i principali paesi europei. In Germania, ad esempio, gli immigranti vengono “tenuti confinati” in scuole di infimo livello e senza sbocchi. Stessa situazione in Francia, Spagna e Olanda, dove le cosiddette “scuole nere” sono diventate sinonimo di povertà, insufficienza e violenza.
(7 giugno 2006)
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