Messaggio a Maria Falcone in occasione della ricorrenza della strage
“Il suo esempio ha dato frutti, l’attacco alla Repubblica è stato fermato”
Napolitano nell’anniversario di Capaci
“Il Paese sia unito contro la mafia”
di DANIELE SEMERARO
ROMA – Contro la mafia ci deve essere “un impegno che deve instancabilmente proseguire e vedere unite le forze sociali e politiche del Paese”. Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato a Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso, in occasione dell’anniversario della strage di Capaci.
“Quattordici anni orsono – scrive Napolitano – la strage di Capaci segnò il culmine dell’attacco mafioso contro lo stato democratico. L’angoscia e l’allarme di quelle ore restano incancellabili nella mia memoria”. L’Italia, ricorda il capo dello Stato, “fu brutalmente colpita nelle persone di uno dei suoi più degni, combattivi e moderni magistrati, Giovanni Falcone, della sua valorosa consorte e collega Francesca Morvillo, degli agenti Antonio Montinaro, Rocco di Cillo e Vito Schifani dedicatisi alla loro sicurezza”.
Ma la battaglia e l’esempio di Giovanni Falcone, prosegue Napolitano, “diedero i loro frutti. L’attacco mafioso alle istituzioni repubblicane fu fermato, L’azione della magistratura e delle forze dell’ordine, nonostante le difficoltà, è continuata con successo, anche se ad un prezzo ancora elevato di rischi e sacrifici. Sono stati anche di recente assicurati alla giustizia alcuni dei più pericolosi capi dell’organizzazione criminale. Le indagini e gli interventi repressivi – si legge ancora nel messaggio – hanno conosciuto nuovi sviluppi, volti a contrastare vecchie e nuove forme di penetrazione e aggressione mafiosa”.
“Nel nome di Giovanni e Francesca Falcone, la Fondazione da lei presieduta, cara signora Maria, – conclude Napolitano – ha dato e continua a dare un contributo prezioso alla diffusione della cultura della legalità, alla mobilitazione di tutte le forze sane della società e in particolar modo delle generazioni più giovani per la conquista di condizioni di sicurezza e convivenza civile in Sicilia”.
(Nella foto: Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano)
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