Operazione decisa dalla Procura della Repubblica di Bologna
Tra le accuse associazione sovversiva, banda armata e terrorismo
Islam, perquisizioni in tutta Italia
Arrestati tre integralisti islamici
di DANIELE SEMERARO
ROMA – Apparterrebbero ad una cellula islamica del terrorismo i tre extracomunitari, un marocchino e due tunisini, arrestati dai carabinieri del Ros a Bologna. Il gruppo islamico era collegato ad altre cellule attive in regioni del Nord, con ramificazioni anche all’estero.
Gli indagati, che già erano stati espulsi con precedenti provvedimenti, dovranno rispondere anche dell’accusa di aver partecipato ad un’associazione volta, tra l’altro, al favoreggiamento dell’ingresso e della permanenza in Italia di immigrati clandestini, al compimento di delitti contro il patrimonio e al compimento di delitti relativi alla falsificazione dei documenti di identità.
Eseguite altre diciotto prequisizioni nei confronti di altrettante persone indagate per associazione con finalità di terrorismo internazionale. L’operazione ha coinvolto i principali centri di aggregazione islamici. Il sospetto coltivato dalla Procura di Bologna, è che la presunta cellula terroristica avrebbe fornito supporto logistico ad altri militanti integralisti.
Tredici perquisizioni, per lo più nei confronti di cittadini tunisini, sono state compiute a Bologna e in paesi della provincia, tra cui Imola, Budrio, Marzabotto e Casaletto di Reno. Le altre erano dirette alle abitazioni di due detenuti di origine nordafricana ospitati nel carcere di Palmi, in Calabria; ad una persona irreperibile e ad un latitante.
Le perquisizioni hanno permesso di raccogliere elementi probatori e documenti che dovranno essere valutati ed esaminati. Il procuratore capo Enrico Di Nicola ha precisato che l’operazione è stata decisa “dopo indagini e investigazioni dei carabinieri del Ros di Bologna in collegamento con il Ros di Roma e con l’apporto di altre città”.
I blitz sono coordinati dai pm Paolo Giovagnoli e Luca Tampieri dalla procura di Bologna, che indaga per associazione sovversiva, banda armata, terrorismo internazionale e falsificazione di documenti. Stando a quanto riportano alcune agenzie di stampa l’operazione farebbe riferimento agli attentati sventati dai carabinieri alla metropolitana di Milano e alla chiesa di San Petronio a Bologna.
La notizia dei possibili attentati era stata diffusa pochi giorni prima delle elezioni del 9 e 10 aprile dal ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu.
L’inchiesta sarebbe partita due anni fa da un rapporto del Ros che riguardava presunte attività illecite legate all’estremismo islamico in quattro città italiane. Alcune delle persone indagate nell’inchiesta avrebbero collegamenti con altre coinvolte nell’indagine su un’altra celulla di supporto logistico che nel 2003 portò a 17 condanne e 21 assoluzioni davanti al tribunale di Bologna.
(4 maggio 2006)
(Nella foto: La basilica di San Petronio, a Bologna)
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