In tanti su Repubblica con i giovani di Locri. I ragazzi (e i messaggi) del blog a “Primo Piano” del Tg3. Dall’Anci ai sindacati molti appelli per la manifestazione
Cresce la “community della legalità”
in attesa della marcia del 4 novembre
di DANIELE SEMERARO
ROMA – A tre giorni dalla “marcia della legalità” del 4 novembre continuano a ritmo incessante le manifestazioni di solidarietà, i commenti e, in generale, il grande dibattito sulla mafia che si è aperto sul blog “Ammazzateci tutti”, il diario online dei ragazzi di Locri ospitato da Scuola&Giovani di Repubblica.it, tanto che si sta creando una vera e propria “community della legalità”, a cui partecipano lettori da ogni parte d’Italia e dall’estero. E, insieme,- iniziano a parlarsi direttamente e a pensare ad una “rete” i ragazzi protagonisti di associazioni di “resistenza” alla mafia, soprattutto dalla Sicilia.
Tant’è che Primo Piano del Tg3 in onda questa sera alle 23.20 dedicherà parte della trasmissione, in collegamento con Locri, ai “ragazzi del blog”. Al programma, durante il quale saranno letti i messaggi più significativi tra gli oltre mille inviati dai lettori, parteciperà anche il Procuratore Antimafia Piero Grasso.
Il blog in queste ore è stato anche un punto d’incontro tra i ragazzi della Locride e le centinaia di persone, sparse per l’Italia, che volevano avere maggiori informazioni sulla marcia della legalità che si terrà a Locri il 4 novembre. Tanti i messaggi di solidarietà da Comuni, associazioni o singoli cittadini che non potranno essere fisicamente in Calabria; altrettanto numerose, però, le promesse di partecipazione. Singolare il messaggio di un lettore: “Prenderò un giorno di ferie per essere lì con voi”.
La “marcia”, nata come una testimonianza dei giovani, si sta trasformando in una grande manifestazione antimafia. L’Anci della Calabria ha invitato tutti i sindaci della regione a partecipare “massicciamente, con fascia tricolore e gonfaloni”, per dimostrare che “i Comuni restano in prima fila nella difficile e delicata battaglia contro la mafia”. Enzo Carra, esponente della Margherita e componente della Commissione di Vigilanza Rai e Carlo Rognoni, consigliere di amministrazione di Viale Mazzini, hanno chiesto inoltre ai direttori di rete e tg di prevedere dirette e finestre informative affinché “la Rai tenda la mano ai ragazzi e alle ragazze di Locri e della Calabria che insieme a molte istituzioni si stanno mobilitando in modo straordinario contro la criminalità organizzata”.
Una manifestazione che si prevede dunque numerosissima e che è stata promossa, fra gli altri, dal sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino e da quello di Cosenza Eva Catizzone. E proprio l’on. Iervolino si è rivolta, tramite le nostre pagine, ai ragazzi del blog: “Sono felice – ha detto – che il mio invito ad aderire alla marcia pacifica a Locri stia raccogliendo un forte consenso che cresce di ora in ora, non soltanto nella nostra città, ma in vaste aree del Mezzogiorno e del Paese. Quando venerdì partiremo per Locri – dice ancora la Iervolino – saremo in centinaia, da ogni parte d’Italia, e sarà per voi tutti e per noi stessi. Perché la vostra indignazione è anche la nostra, la voglia di reagire è la stessa e saremo in tanti, il 4 novembre, a stringerci intorno a voi per lanciare insieme, ed ancora più forte, la nostra sfida contro la malavita”. Ma sono tante le adesioni che iniziano ad arrivare, tra queste Francesco Rutelli e Piero Fassino.
Oggi, infine, quattro sigle sindacali (Cgil, Cisl, Cisal e Snals) dell’Università della Calabria hanno inviato al Rettore una lettera chiedendo che si realizzi nel Campus universitario di Arcavacata “una giornata di lotta alla criminalità e di promozione della legalità nella regione”. Con questa giornata di lotta le associazioni vogliono dare “un segno tangibile di grande civiltà, moralità, solidarietà e impegno civile della più importante istituzione culturale regionale che vuole assumere il ruolo di soggetto che stimoli la mobilitazione forte e compatta della società calabrese, con in primo piano i giovani ed il loro spirito di libertà”.
(31 ottobre 2005)
(Nella foto: il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso)
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