Lo smartphone “materializza”, con l’ausilio di un raggio laser, immagini e video
Gli inventori, tre studenti 24enni, sono i vincitori del Nokia University Program
Cellulari, lo spazio è l’ultima frontiera
ora il display proietta un ologramma
di DANIELE SEMERARO
ROMA – Un telefonino di ultima generazione in grado di proiettare immagini, video e presentazioni multimediali in tre dimensioni nello spazio. È il “cellulare ad ologrammi” inventato da tre ragazzi dell’università “Gabriele D’Annunzio” di Pescara, che si sono aggiudicati il primo premio del Nokia University Program, il concorso organizzato dalla Nokia Italia e rivolto agli studenti degli atenei italiani.
I tre hanno progettato un telefono della categoria smartphone che utilizza la tecnologia ad ologrammi per la proiezione nello spazio delle immagini senza supporto, pareti o pannelli, in grado di far convergere all’interno di un unico apparecchio le funzionalità di più strumenti, dal telefono mobile al palmare, dal videoproiettore al computer portatile. Non è tutto: ad esso può anche essere associata una funzionalità touchscreen (del tutto simile a quella degli schermi sensibili al tatto) che permette l’interattività con gli oggetti proiettati, in modo da simulare virtualmente l’utilizzo di un dispositivo di input, come può essere un mouse o una tastiera.
Vincitori del primo premio tre ventiquattrenni: Giuseppina Bisceglia di Manfredonia, Roberto Marchesani di San Giovanni Rotondo, laureati in Economia informatica, e Daniela Di Placido di Sulmona, laureata in Economia aziendale. “Il lavoro consisteva nella realizzazione di un piano di innovazione sul tema della convergenza digitale – spiega Giuseppina – che è un’occasione di un nuovo business per un colosso di telefonia. Si trattava in pratica dell’ideazione di un nuovo telefono con le relative strategie di marketing per il lancio, la distribuzione, il prezzo, la pubblicità”.
Il “Nokia Hips” (Hologram Integrated Phone System), questo il nome dato all’apparecchio dal team di lavoro, è costituito da uno smartphone e da un Helio Display o proiettore di ologrammi. “Non si tratta di un semplice telefono – continua Giuseppina – ma di un avanzato smartphone che unisce, grazie agli ologrammi, una maggiore dimensione del display al classico design di un cellulare. Lo schermo creato attraverso gli ologrammi può raggiungere le dimensioni di 20 pollici. Un’interessante integrazione di serie del telefono – aggiunge – è il raggio laser che proietta una tastiera su una superficie perpendicolare alla posizione del telefono, ad esempio una scrivania” in modo da facilitare la scrittura di email o sms. Grazie al “Nokia Hips” sarà così possibile fare una videochiamata vedendo materializzato nello spazio l’interlocutore della chiamata, si potranno realizzare videoconferenze interattive senza doversi spostare per incontrare le persone desiderate. Non solo: si potranno proiettare nell’aria sms, mms, foto, e-mail e qualsiasi forma di reportistica aziendale come diagrammi e grafici.
Realizzare un progetto così innovativo ha richiesto molto studio e una grande capacità organizzativa: “Abbiamo pensato – racconta Giuseppina – che trattandosi di un piano d’innovazione, avremmo avuto bisogno di un’idea innovativa. Siamo partiti da un lungo brainstorming in cui ognuno ha messo sul tavolo le proprie idee. Poi abbiamo cominciato ad orientarci, anche attraverso internet, verso la proiezione olografica, prima monocromatica, poi in 2 e 3 dimensioni. Così abbiamo fatto un progetto del telefono, che per adesso, trattandosi di un laboratorio creativo, esiste solo sulla carta, e ad esso abbiamo abbinato pubblicità e comunicazione”. I ragazzi hanno anche condotto studi di fattibilità tecnica ed economica, e il risultato è che fra qualche anno il telefono ad ologrammi potrà diventare realtà.
Tra le finaliste, anche la facoltà d’Ingegneria dell’università di Bologna e il Politecnico di Milano. Questa edizione del Nokia University Program è partita a febbraio 2006, con oltre mille studenti coinvolti delle facoltà di Economia e Ingegneria di sei atenei italiani: Pescara, Bologna, Milano, Roma, Catania e Pisa.
“Si è deciso di focalizzare questa terza edizione – spiegano gli organizzatori – non su un singolo prodotto, ma su un tema di più ampio respiro e di stretta attualità quale la convergenza digitale e le opportunità di business che questa implica per un’azienda come Nokia. Così è stato proposto agli studenti di pensare non solo alla creazione di un prodotto o un servizio ma, in un’ottica di strategia, allo sviluppo di una nuova area di mercato”. I vincitori, oltre a un viaggio in Finlandia dove visiteranno la sede centrale della Nokia, avranno la possibilità di partecipare a un corso di formazione presso la Nokia Academy.
Il progetto Nokia University Program, avviato nel 2003, raccontano i responsabili, mira ad avvicinare il mondo dell’impresa alla realtà universitaria. “Si tratta di un premio di marketing rivolto agli studenti universitari e incentrato sulla soluzione di un caso aziendale legato al lancio di un nuovo prodotto tecnologico”. Per la prima edizione, nel 1993, il caso ha riguardato il lancio della consolle di giochi N-Gage e ha coinvolto gli studenti iscritti ai corsi di laurea delle facoltà di Economia dell’università di Tor Vergata e La Sapienza di Roma.
L’edizione 2004-2005, invece, con l’obiettivo di estendere l’opportunità di partecipare a più studenti e atenei, è stato incentrata su un piano di marketing per la nuova versione del Communicator Nokia 9500. 800 gli studenti coinvolti, 50 i progetti presentati.
(1 novembre 2006)
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