La città bloccata per un oggetto molto particolare, la scimmietta in tribunale. Notizie incredibili ma vere
UNIVERSITÀ, AL VIA I CORSI DI SESSO DAL VIVO
Scommettiamo che il prossimo anno la Northwestern University di Chicago farà il record di iscrizioni? Leggete quello che è successo alcuni giorni fa e che sta scatenando una vera e propria bufera. Il ministro dell’Istruzione americano, addirittura, ha aperto un’inchiesta. “Semplicemente”, all’università si è tenuta una dimostrazione di sesso… dal vivo. Certo, non si è trattato proprio di un atto sessuale completo, ma ci si è andati molto vicini: sul palco, al fianco del docente che spiegava la teoria, c’erano infatti una donna completamente nuda e un uomo che la penetrava con un vibratore. Per rendere un po’ meno noiosa la lezione, insomma. Il corso – a cui hanno partecipato oltre cento studenti – faceva parte di un nuovo progetto per avvicinare l’educazione sessuale al mondo dei giovani, cercando di rendere la materia più reale e meno “asettica”, in un Paese in cui le gravidanze indesiderate soprattutto tra i minorenni crescono a vista d’occhio. Ma forse il limite è stato superato, non trovate?
ARTIFICIERI BLOCCANO UN’INTERA CITTÀ PER UN PACCO SOSPETTO. MA DENTRO C’È “SOLO” UN SEX-TOY
Era già successo (in Germania e in Svezia ma ci risiamo, gli artificieri ci sono cascati di nuovo. In un momento in cui tutto il mondo ha paura degli attentati, gli allarmi bomba scattano un po’ ovunque con una maggiore frequenza rispetto alla norma. E così pochi giorni fa la cittadina russa di Petrozavodsk, nella repubblica di Karelia, è stata completamente bloccata dagli artificieri, dalla polizia, dai vigili del fuoco e dal nucleo batteriologico-chimico-radioattivo: gli addetti di un ufficio postale avevano rinvenuto un pacco all’interno del quale continuavano a sentire un ticchettio. Tutta la zona è stata evacuata e all’arrivo delle squadre di emergenza il plico è stato fatto brillare con un robot. Peccato che all’interno ci fosse “soltanto” un vibratore. Che, forse a causa degli sballottamenti in aereo, si era involontariamente acceso iniziando a… vibrare!
VA IN TRIBUNALE CON SCIMMIETTA
Il tribunale è una cosa seria, non ci si può mica presentare in qualsiasi modo! Bisogna vestirsi bene, studiare attentamente cosa dire, presentarsi con gentilezza ai giudici. Forse non ne era a conoscenza una donna di Amherst, in Virginia, negli Stati Uniti, presentatasi in tribunale con una scimmietta nel reggiseno. La donna, convocata alla Amherst County Courthouse per testimoniare contro un ladro in un dibattimento su un furto a un supermercato, non si è per niente scomposta quando il giudice le ha intimato di allontanare la scimmietta. “È nata da poco – ha detto – e ha bisogno di costanti attenzioni. Per questo – ha concluso – se volete che rimanga qui a testimoniare, deve rimanere anche la piccola”.
TRUFFATORE SBADATO LASCIA I DOCUMENTI A CASA DELLA VITTIMA
Un’attempata signora ottantenne ha sventato il raggiro di un pregiudicato romano distratto di 49 anni. L’uomo, uscito di casa in violazione degli arresti domiciliari, si è presentato alla porta della donna sostenendo che suo figlio doveva ancora pagargli alcuni apparecchi informatici vendutigli qualche giorno prima, e pretendendo da lei la somma. La signora, insospettita, ha chiamato al telefono il figlio e il truffatore, nel timore di essere scoperto, si è velocemente dileguato. Fin qui tutto bene, direte voi. Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri che – incredibile – hanno notato che il pregiudicato aveva lasciato il portafogli sul tavolo della sala da pranzo della donna! Il 49enne, nel frattempo, accortosi di non essere più in possesso dei documenti si era presentato in una stazione (sempre dei carabinieri) a sporgere denuncia. Quando i militari si sono presentati a casa sua riportandogli il portafogli, dal sollievo l’uomo si è tramutato presto in terrore. Oltre al borsellino, infatti, i militari gli hanno portato un altro “regalo”: le manette. Durante un’ispezione nell’abitazione, inoltre, i carabinieri hanno trovato due timbri con l’intestazione del Policlinico Umberto I di Roma e alcune prescrizioni specialistiche contraffatte, con cui il malvivente realizzava falsi certificati per eludere gli arresti domiciliari. Oltre alla truffa, l’uomo dovrà dispondere così anche di falso ideologico commesso da privato in atto pubblic e contraffazione di sigilli. Quando si dice la sfortuna!
RAGAZZINA PERDE CONTROLLO DEL SUO PARTY SU FACEBOOK
Una festa per il sedicesimo compleanno trasformatasi in un incubo. È successo ad una ragazzina australiana, che ha pensato bene di creare su Facebook un evento (“Venite tutti alla mia festa”) diventato poi talmente diffuso e “cool” che ha ricevuto la conferma di partecipazione da oltre duecentomila persone. Ve le immaginate duecentomila persone in un appartamentino di Sydney? Secondo quanto riportato dal Sidney Daily Telegraph, la ragazza aveva invitato “solamente” i propri compagni di classe (inserendo sulla pagina Facebook in chiaro anche il suo indirizzo di casa) ma aveva forse dimenticato la potenza del mezzo e sottovalutato quell’ultima, piccola, innocente frase dell’invito: “Portate tutti gli amici che volete”. Così l’invito ha iniziato a girare tra gli amici, raggiungendo l’incredibile quota di partecipanti e diventando, come si dice in gergo, “virale”. “Poverina, le è sfuggita di mano la situazione – ha spiegato il padre, rasserenato dopo che la figlia ha accettato di annullare la festa”. “Era solo ansiosa – ha aggiunto – che il party non fosse un flop”. Questa volta è andata bene… ma a Corey Worthington per il suo sedicesimo compleanno un po’ meno: nel 2008 per un giochetto simile avvenuto su MySpace si è visto piombare oltre cinquecento persone a casa, con l’intervento della polizia e addirittura di un elicottero per sgomberare il giardino di casa!
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