..non mettere né una lingua, né un centro commerciale. Almeno a sentire cosa succede nel mondo!
LA LINGUA IN CAMBIO DEL LATTE
A volte le donne, quando si arrabbiano, sanno essere molto, molto violente. E soprattutto molto più degli uomini. Lo dimostra un brutto episodio avvenuto a West Monroe, vicino Los Angeles, negli Stati Uniti. Dove una donna di 39 anni è stata arrestata per gravi violenze fisiche nei confronti del proprio partner. Durante una furiosa lite, infatti, la donna non si è limitata – come fan tutte – a tirare i piatti del servizio buono, né ad andarsene di casa. Ma ha iniziato a rincorrere il povero marito per tutta la casa con una bottiglia di vetro rotta per metà, e quindi molto pericolosa perché tagliente. Avrà fracassato la testa all’uomo con la bottiglia, direte voi? Niente affatto. Perché dopo essersi calmata ed essere tornata in sé, l’uomo ha cercato di baciarla per fare pace. Ma è stato un grave errore. Perché lei, ancora molto arrabbiata, durante il bacio gli ha letteralmente staccato a morsi un pezzo di lingua, facendolo finire immediatamente all’ospedale. Il pover’uomo è stato giudicato guaribile in trenta giorni; lei invece è accusata di abusi domestici. E pensare che il poveretto (perché solo così l’uomo può essere definito) aveva semplicemente dimenticato, tornato dal centro commerciale, di comprare il latte!
UN PRESIDENTE UBRIACONE
I potenti non sono sempre superiori alla legge! A rivelarlo è un episodio, che sicuramente costituirà un precedente, avvenuto in Serbia. Ci troviamo allo stadio di Belgrado, dove qualche giorno fa la Serbia è riuscita a qualificarsi per la fase finale della Coppa del Mondo che si terrà il prossimo anno in Sudafrica. I festeggiamenti, che nel paese sono durati per tutta la notte, hanno però lasciato l’amaro in bocca ai vertici dello stato. Il presidente della Repubblica Boris Tadić, presente allo stadio, al fischio dell’arbitro ha stappato, insieme ad altri ministri e personaggi influenti, una bottiglia di champagne per festeggiare. Ma è stato fermato e multato… perché ha violato le leggi anti-hooligan, secondo cui non è possibile bere alcolici all’interno di strutture sportive. Tadić si trovava nell’area Vip dello stadio “Stella Rossa” di Belgrado ed è stato fermato dagli stessi poliziotti che stavano a fargli da scorta (incredibile ma vero!). Insieme a lui, sono stati fermati, tra gli altri personaggi famosi, anche il presidente della federcalcio serba Karadzic e il ministro dello sport Markovic-Samardzic. Per loro l’accusa di comportamento “indecente” all’interno di una struttura sportiva. Ovviamente, essendo delle personalità così importanti, sono stati subito rilasciati, ma per loro è in arrivo una pesante multa e, addirittura, rischiano anche di non poter più assistere a manifestazioni sportive dal vivo. Tadić si è detto amareggiato ma ha spiegato che andrà incontro come un normale cittadino a tutte le conseguenze della sua azione. Le leggi anti-hooligan erano state inasprite proprio – guarda un po’ – dal governo guidato da Tadić dopo che un tifoso francese era morto, il 17 settembre scorso, in seguito a tafferugli con i tifosi locali.
CHE PASTICCIONI, QUESTI UOMINI!
Gli uomini adulti a volte possono trasformarsi in bambini e comportarsi peggio di loro. Quello che stiamo per raccontarvi vi sembrerà alquanto singolare, ma come sempre – come tutte le storie che vi raccontiamo nella rubrica del Follini ma Vero – si tratta di una storia vera. La notizia viene dalla Gran Bretagna, dove un pover’uomo è stato costretto più volte durante l’anno dalla propria moglie ad accompagnarla al centro commerciale. Siccome, però, il marito detestava fare compere, ha pensato bene di trasformare quell’oretta di spese settimanali in qualcosa di… divertente. Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana. Fin quando la direzione del megastore, nonostante la famiglia fosse cliente da tempo e abbia pure la “carta fedeltà”, ha deciso di negare loro l’ingresso, con tanto di foto segnaletica all’ingresso dei locali. Ecco una lista, pubblicata dal più famoso tabloid inglese, delle “marachelle” fatte dal marito:
– 15 giugno: “L’uomo ha preso dal reparto ‘healthcare’ 24 scatole di preservativi e le ha inserite in altrettanti carrelli di ignari clienti, soprattutto anziani, del supermarket”.
– 2 luglio: “L’uomo ha programmato tutte le sveglie e radiosveglie del reparto elettronica affinché si accendessero e suonassero al massimo del volume a intervalli di cinque minuti l’una dall’altra”.
– 14 agosto: “L’uomo ha spostato tutti i cartelli che indicavano ‘vernice fresca’ e ‘pavimento bagnato’ dalle aree in cui erano stati posti in aree in cui non servivano, facendo sporcare le mani e i vestiti di alcuni clienti, provocandone lo scivolamento di altri e soprattutto impendendo ad altri clienti di accedere ad aree in cui invece non c’era alcun pericolo”.
– 4 ottobre: “Ha usato la telecamera di sicurezza e i relativi monitor per specchiarsi e guardare all’interno del proprio naso“.
– 3 dicembre: “Ha girovagato per il negozio cantando ad alta voce la sigla di ‘Mission Impossible’, intimidendo numerosi clienti che hanno lasciato il negozio senza fare acquisti”.
– 18 dicembre: “In un giorno pieno per gli acquisti pre-natalizi è entrato in tutta fretta in un salottino prova, ha sbattuto la porta (davanti a decine di famiglie che facevano acquisti) e ha urlato alla moglie: ‘Ehi, qui manca la carta igienica’“.
LADRO RUBA ANCHE MENTRE VIENE ARRESTATO
Ladri si nasce, non si diventa. Almeno stando a quanto ha fatto un 41enne berlinese, che – accusato di taccheggiamento – è riuscito a rubare una seconda volta proprio mentre veniva arrestato! Ma andiamo con ordine: l’uomo – un ladro professionista, evidentemente – è stato catturato dopo essere uscito da un supermercato con le tasche della giacca piene di generi alimentari non pagati alla cassa. È stato, così, costretto a sedere in una camionetta della polizia che ha provveduto a portarlo verso la stazione. Ma l’uomo non poteva fare a meno di andare in bagno, e così – pensando forse che non fosse pericoloso – gli agenti si sono fermati in una stazione di servizio e lo hanno accompagnato alla porta del bagno. Poi si sono presi un caffè in attesa che questi uscisse dal bagno, ma – incredibile! – sono stati avvertiti dal gestore dell’area di servizio che l’uomo, pensando di essere protetto da uno scaffale, stava rubando generi alimentari anche dall’autogrill! Per la serie: se devo andare in prigione, almeno fatemi fare delle scorte prima! Il super-ladro, portato subito in commissariato, ha dovuto rispondere di furto aggravato. Ma non era vietato agli agenti di polizia bere in servizio? O valeva solo per gli alcolici?
15 MULTE IN 11 MINUTI
Spostiamoci a Gossau, nella Svizzera orientale, per parlare di un nostro connazionale che è riuscito a collezionare ben 15 multe in 11 minuti. L’italiano 47enne, secondo le autorità elvetiche, ha iniziato la sua serie di infrazioni sfrecciando a 160 km/h davanti a un’auto civetta della polizia. L’auto ha iniziato a rincorrerlo, e lui – non sapendo si trattasse della polizia – ha iniziato a correre ancora di più. Prima ha guidato sfiorando le altre macchine sull’autostrada (e quindi mettendo a repentaglio la vita degli altri automobilisti), poi ha ignorato i poliziotti che, palesatisi, cercavano di fermarlo avvertendolo con abbaglianti e sirene. Poi, uscito dall’autostrada, ha sfrecciato in una zona abitata piena di bambini che uscivano da scuola a oltre 140 km/h non fermandosi né ai semafori rossi né in corrispondenza di attraversamenti pedonali. Dopodiché, dopo ben 15 infrazioni (si sa, gli svizzeri sono molto precisi!) finalmente è stato fermato. All’uomo sono stati ritirati auto e patente, ma è risultato negativo al test su alcol e droghe. Poteva almeno aspettare di tornare in Italia per fare tutte quelle infrazioni? Ora in Svizzera gli toccherà – pensate! – farsi tutti gli anni di galera e pagare la multa fino all’ultimo centesimo… cose che da noi non si usano più!
Lascia un commento