Daniele Semeraro

Giornalista

Tra miracoli e preservativi


→ Daniele Semeraro per lo Stivale Bucato

Nelle basi antartiche si lavora molto, ma in inverno oltre al freddo anche il divertimento non manca. E in questo numero abbiamo anche due storie molto… bibliche

UN CARICO DAVVERO SPECIALE PER LA BASE SCIENTIFICA
Chi l’ha detto che nelle basi scientifiche che si trovano in Antartide non ci si diverte? Uno degli ultimi carichi arrivati alla base scientifica americana McMurdo in Antartide prima che l’inverno bloccasse le comunicazioni con l’esterno per sei mesi… conteneva una fornitura per un anno (e che fornitura!) di preservativi. In totale, si calcola che siano stati consegnati alla base circa 16.500 condom, che verranno poi distribuiti , durante i mesi freddi, gratuitamente nei bagni, sia maschili che femminili. “Nella base tutti ci conosciamo, soprattutto durante l’inverno quando non possiamo uscire mai – spiega il direttore – ecco perché questa distribuzione; non avere preservativi o aver bisogno di comprarli potrebbe diventare molto imbarazzante”. La base durante l’inverno ospita 125 tra operai e scienziati, mentre in estate la popolazione sale fino a superare le mille persone.

ELICOTTERO RIMANE SENZA BENZINA E RIESCE AD ATTERRARE IN UN CAMPO A FORMA DI CROCE
Rimaniamo un po’ in campo biblico, perché questa notizia ha davvero dell’incredibile. Viene dalla Nuova Zelanda, dove sembra che nelle settimane scorse sia accaduto un vero e proprio miracolo. Due piloti neozelandesi stavano pilotando un aereo ultraleggero quando si sono accorti che il carburante stava improvvisamente scarseggiando. Grant Stubbs e Owen Wilson, questo il nome dei due piloti della cittadina di Blenheim, nello stato del South Island, stavano volando sopra la valle di Pelorus Sound, quando improvvisamente la spia del carburante ha iniziato ad accendersi e il motore ha iniziato a fare strani rumori. “Io e il mio collega – ha spiegato Stubbs all’agenzia di stampa Ap – siamo entrambi cristiani praticanti, e così l’unica reazione è stata quella di iniziare a pregare e di chiedere l’aiuto di Dio per farci trovare un modo per atterrare”. C’è da dire, tra l’altro, che l’area è completamente montuosa e che all’orizzonte non apparivano campi nei quali tentare un atterraggio di emergenza. Dopo qualche minuto di preghiera, però, ecco che all’orizzonte appare un campo d’erba a forma di croce con accanto un enorme cartello: “Jesus is Lord – The Bible” (Gesù è il Signore – La Bibbia). “Quando l’abbiamo visto – continua – abbiamo iniziato a piangere e a ridere, e ovviamente siamo riusciti ad atterrare senza problemi”.

UNA VACANZA FORMATIVA? C’È IL PARCO DIVERTIMENTI BIBLICO
Chi di voi ha visto almeno una volta i Simpson, leggendo questa notizia non può non pensare ai vicini di casa della famiglia più strampalata d’America: i Flanders. Timorati di Dio, vivono per la Chiesa, le loro attività (anche ludiche) rientrano sempre nell’ambito della religione e costrigono i bambini a giocare ai giochi di società su Mosè. Bene, i Flanders sarebbero molto felici di sapere che fra qualche anno, in Germania, potranno pranzare all’interno della Torre di Babele, visitare un’Arca di Noè di dimensioni naturali o rivivere le battaglie tra il Bene e il Male. Dove? Al “Genesis Park”, ovviamente: il parco a tema interamente basato sulla Bibbia, che viene costruito in questi gioni in Germania con i soldi di un potente gruppo cristiano evangelico svizzero. Il parco, che sarà aperto nel 2012, raggrupperà oltre quaranta attrazioni sparse su un’area grande quanto settanta campi da calcio, e permetterà di esplorare tutti gli ambiti della storia del Cristianesimo. Centro del parco, dicevamo, un’Arca di Noè in dimensioni naturali, lunga 150 metri e inserita in un grande lago. Tra le altre attrazioni, le montagne russe (che faranno precipitare i propri passeggeri dal Paradiso all’Inferno) e una versione in miniatura degli anfiteatri romani e israeliani dell’era biblica. Il ristorante principale sarà sulla Torre di Babele, ma si può mangiare o bere un the anche in un grande tendone nel deserto (stile Vecchio Testamento) mentre per chi vuole fare acquisti è prevista una ricostruzione di Gerusalemme ai tempi di Gesù, che fungerà da centro commerciale (quest’ultima scelta appare forse un po’ blasfema). “Vorremmo trasmettere la storia e il messaggio della Bibbia – spiegano i finanziatori – attraverso un modo attivo ed eccitante, così che tante persone nella nostra società possano avere l’opportunità di sperimentare da vicino la più fantastica e meravigliosa storia d’amore di tutti i tempi, la storia d’amore tra il nostro Creatore e Gesù Cristo.

UOMO FINGE LA SUA MORTE PER SCAPPARE DAI CREDITORI
Cosa non si fa per scappare dai creditori! Un uomo di Singapore è stato condannato a tre anni di carcere per aver finto di essere morto in una sparatoria avvenuta durante la guerra civile del 1987 in Sri Lanka. Motivo? Oltre che per scappare dai creditori, anche per incassare il denaro dell’assicurazione, l’equivalente di circa 300mila euro. Gandaruban Subramaniam, questo il nome dell’uomo, si trasferì più di vent’anni fa da Singapore verso Londra, per scappare dai suoi creditori e dagli strozzini a causa del fallimento della sua attività di noleggiatore d’auto. Arrivato a Londra, cercò di fare di tutto per nascondersi, lavorando come spazzino. Il “furbetto”, però, ormai sessantenne, con la complicità di alcune persone riesce clontestualmente anche ad ottenere un falso certificato di morte nello Sri Lanka, permettendo così alla sua famiglia di ricevere il compenso dell’assicurazione. Dopo qualche anno, però, stufo di vivere a Londra da spazzino e sicuro che ormai tutti si sarebbero dimenticati della sua storia, torna a Singapore dove riesce addirittura a sposarsi. Ma le carte del matrimonio lo ingannano, e la giustizia ben presto si accorge di lui. Oltre a Subramaniam, sono stati arrestati anche il fratello e la moglie, accusati di complicità.

IL PAPPAGALLO CHE SA COME TORNARE A CASA
Altro che Lassie o Rin Tin Tin… gli animali più intelligenti sono senza dubbio i pappagalli! Perché? Ascoltate questa storia, giudicherete voi stessi. Un pappagallo di nome Yosuke qualche mese fa era volato fuori dalla sua gabbietta e si era perso nei meandri della città di Nagareyama, non lontano da Tokyo. Il pappagallo, grigio di tipo africano, era stato poi trovato da un bambino e portato a una stazione di polizia. All’inizio il pappagallo se ne stava sempre zitto e sconsolato; poi, con l’arrivo di un veterinario del Comune, si è fatto più audace e ha iniziato a dire le quattro parole, le uniche quattro parole, che conosceva. “Sono il signor Yosuke Nakamura”, continuava a dire il pennuto ai veterinari. “Il mio indirizzo è…”. Incredibile, i veterinari non riuscivano a crederci: in effetti la famiglia Nakamura a quell’indirizzo esisteva, eccome! Commossi e raggiunti dai veterinari e dal pappagallo, i signori Nakamura hanno poi spiegato che avevano insegnato al pappagallo a ripetere questa frase proprio in un’eventualità del genere. “Ci abbiamo messo due anni ad insegnargli a dire con chiarezza l’indirizzo di casa, ma almeno è servito a qualcosa!”, hanno dichiarato i felici padroni.


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