→ Daniele Semeraro per lo Stivale Bucato
Pensavate che i condom, o i preservativi che dir si voglia, si utilizzino solo sotto le coperte? Sbagliato! Siete tra quelli che pensano che questo tipo di acquisto vada fatto di nascosto senza farsi vedere da nessuno? Antiquati! Per motivi religiosi o morali – ancora – non acquistereste mai un pacchetto di “goldoni”? Bene: forse alla fine di questo articolo vi ricrederete e ne comprerete uno. Perché? È presto detto.
I condom possono salvare la vita. Non solo: possono essere utili in una miriade di situazioni. Vi siete mai trovati su un’isola deserta del sud del Pacifico? Oppure persi nella Foresta Amazzonica? No, immaginiamo. Ma in un momento del genere i preservativi avrebbero potuto salvarvi. State morendo di fame? Niente paura: potete portare il vostro fido preservativo vicino all’oceano o a un ruscello e, attaccato a un bastoncino, trasformarlo in una vera e propria canna da pesca. Avete bisogno di un’esca o di un galleggiante? Stessa cosa: un preservativo gonfiato a mo’ di palloncino vi sarà molto di aiuto. Una volta pescato il pesce, vorrete cucinarlo. O comunque vorrete accendere un fuoco perché state morendo di freddo o per fare fumo in modo da attirare navi di passaggio. Niente paura: riempite d’acqua il vostro nuovo fido amico e cercate un modo per rifletterci sopra la luce del sole (come quando alle elementari si giocava con la lente d’ingrandimento…): dopo poco il vostro condom scoppierà creando delle fiamme.
Ancora: volete conservare acqua per intraprendere un viaggio nella foresta e non avete una borraccia? Potete usare il condom. Volete mettervi dei guanti per qualsiasi operazione di taglio o pulizia, ma non li avete? Un preservativo non lubrificato fa al caso vostro. Volete conservare in un luogo asciutto e asettico un oggetto di particolare valore? Idem. Avete bisogno di guanti chirurgici per fare una piccola operazioncina? Mettetelo alle mani. Vi siete tagliati e avete bisogno di un cerotto? Vi hanno punto? I preservativi sono ottime bende sterili.
Abbiamo fatto solamente una piccola lista di momenti – abbastanza surreali, se vogliamo – in cui il preservativo può tornare utile alla sopravvivenza umana. Ma non è tutto: infatti cercando qua e là in rete si trovano utilizzi davvero geniali (anche se all’inizio vi sembreranno assurdi, sono tutti veri) del mezzo. Vogliamo vederne alcuni?
C’è chi l’ha usato come cuffia proteggi-capelli durante la doccia e chi, invece, ne ha tagliato la base e l’ha inserito sulle dita in uno spettacolo di marionette. C’è chi l’ha usato per lucidare le scarpe e chi, invece, l’ha riempito di sabbia e lo utilizza al lavoro come anti-stress. C’è chi – giuro! – l’ha inserito tra le decorazioni dell’albero di Natale e chi – questa è cattiva – come museruola per cani. E ancora: un pazzo se l’è messo ai piedi per tenerli riscaldati durante una traversata dell’Antartico e chi, invece, l’ha legato tra il muro e la finestra per far sì che la finestra rimanesse sempre aperta.
C’è chi a Carnevale se l’è messo in testa e ha completato l’opera con un naso rosso da clown e chi, invece, l’ha messo sui pedali della bicicletta per ottenere più “grip” durante la pedalata. C’è chi – ma questa era prevedibile – ne ha fatto palloncini d’acqua e chi l’ha attaccato dietro la maglietta del compagno di scuola il primo di aprile. C’è chi ne ha fatto un contenitore per condimenti (olio, aceto, salsa tartara) e chi l’ha messo nell’acquario a mo’ di alga. C’è chi l’ha usato per rivestire i condizionatori d’aria e chi (geniale!) ne ha gonfiati cento per costruire un letto ad acqua fai-da-te. C’è chi ne ha fatto un portachiave e chi un portamonete. Una ragazza l’ha pure messo nel reggiseno per aumentare il volume… del contenuto.
Incredibile, vero? Eppure sono tutti usi veri raccolti in giro per il mondo. D’altronde il preservativo è fatto di lattice e gomma, e si tratta quindi di un materiale malleabile e adattabile a diverse situazioni.
La storia ci racconta che in Sudamerica spesso i viaggiatori per attraversare i fiumi indossano preservativi (proprio lì…) per difendersi dal candirù, un pesce attratto dall’odore del sangue e dell’urina che salta dall’acqua e può provocare grande dolore se riesce a infilarsi nei pantaloni o nelle mutande. I preservativi vengono continuamente utilizzati anche nel mondo militare, per conservarvi additivi corrosivi del carburante o elementi chimici auto-distruttivi ad esempio. Addirittura la marina statunitense ha utilizzato condom insieme a cemento neoprene per proteggere alcuni cavi presenti sul fondo delle navi dall’usura dell’acqua. A proposito di militari, molte stazioni di polizia tuttora utilizzano preservativi per coprire le canne di pistole e fucili, prevenendo così che si possano bagnare o possano essere soggetti all’usura della polvere.
Infine, ma a questo punto direi che i più impressionabili possono fermarsi qua, i preservativi sono spesso usati anche dai trafficanti di droga. Come sapete, cani e apparati elettronici presenti alle frontiere sono in grado ormai di sentire l’odore della cocaina anche se nascosta nei posti più impensabili. Così, i trafficanti spesso riempiono il preservativo di “roba”, lo annodano e lo ingoiano… per poi recuperarlo una volta a destinazione… dalle feci. Beh, spargere questa notizia in giro – immaginiamo – potrebbe portare a una drastica riduzione dei tossicodipendenti!
Lascia un commento