Daniele Semeraro

Giornalista

Grassi e donne contro l’iPhone

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“I grassi? Devono dimagrire”. “Le unghie lunghe? Vanno tagliate, sono nocive”. A dare consigli di lifestyle non è una rivista femminile… ma l’iPhone, l’oggetto di culto che sta per invadere i nostri negozi

– “Sei grasso? Sei obeso? Bene, bene. Hai fatto male a comprarmi, hai buttato i tuoi soldi, puoi anche rivendermi o riportarmi dal negoziante: tu non riuscirai mai ad usarmi”.

– “Hai le unghie lunghe? Che fai? Così mi rovini! Tagliati subito le unghie, sembri una scimmia, il mio touch-screen è già rigato dopo un giorno di utilizzo”.

Non stiamo parlando di strani discorsi tra due persone, ma di quello che accadrà con molta probabilità la prossima settimana ai grassi e a molte donne patiti di tecnologia che finalmente potranno mettere le mani su uno degli oggetti più desiderati degli ultimi anni: l’iPhone. Un quarto iPod, un quarto telefonino, un quarto computer palmare e un quarto “apparecchio tuttofare” il gioiellino di casa Apple sta facendo letteralmente impazzire i tanti fan, che addirittura hanno già prenotato centinaia di migliaia di apparecchi dai gestori telefonici del proprio paese (in Italia, per il momento, l’iPhone sarà disponibile con Tim e Vodafone).

Ma ci sono almeno due “categorie” di persone, i grassi e le donne con le unghie lunghe, che non prenoteranno l’iPhone, per via della sua principale caratteristica: lo schermo tattile. Sul “melafonino” (così è stato ribattezzato il gadget) non esistono infatti tasti, ma tutte le funzioni vengono gestite toccando lo schermo. Peccato, però, che per chi ha le dita grasse toccare lo schermo esattamente in corrispondenza della funzione o dell’icona desiderata può diventare un bel problema, considerato che le dita grandi non permettono di premere con precisione sullo schermo, andando a richiamare, invece, diverse funzioni con un unico tocco.

Stesso problema, se non ancora più grande, ce l’hanno le donne che amano portare le unghie lunghe, tanto che la Apple è accusata da più parti di essere un’”azienda misogina”: “Apple dovrebbe sapere – accusa Erica Watson-Currie, una consulente informatica di Newport Beach, in California – che uomini e donne fanno un uso diverso delle proprie unghie”: toccando il telefono con le unghe, infatti, si rischierebbe di rovinarne lo schermo dopo pochi giorni di utilizzo. Tra l’altro, un’associazione femminista ha anche proposto all’azienda di Cupertino di inserire un pennino all’interno della confezione (come i normali palmari), ma l’azienda si è rifiutata, spiegando che l’innovazione dell’iPhone è proprio quella di aver eliminato il pennino introducendo il multi-touch.

Solo lo scorso anno, in occasione del lancio della prima versione del gadget, la Apple era stata pesantemente criticata da un gruppo di non vedenti, perché non sono stati inseriti “feedback tattili”, cioè quei puntini in rilievo (presenti nella maggior parte dei telefoni attuali) che consentono anche a chi non vede di orientarsi sulla tastiera.

Rientrate nelle due “categorie” dei grassi e delle “donne con unghie lunghe”? Non preoccupatevi: palestre ed estetisti, per l’occasione, quest’anno non chiuderanno per le ferie estive, ma hanno già iniziato a creare offerte ad hoc per gli amanti dell’iPhone!


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