Daniele Semeraro

Giornalista

Flatulenze e gatti guardoni


Flatulenze e gatti guardoni

In Malawi sarà vietato emettere flatulenze, il nonnetto-nazi che blocca un intero paese, il gatto che inibisce il sesso, l’arzillo indiano con 94 figli. Le notizie più incredibili ma vere

 

MALAWI, PER LEGGE SARÀ VIETATO EMETTERE FLATULENZE IN PUBBLICO
Il governo del Malawi ha deciso di dare un taglio a una delle attività più controverse che avvengono ogni giorno nelle vie e nelle piazze di città e paesi: la “puzzetta” in pubblico. A partire dalla prossima settimana, infatti, “chiunque vizi l’aria atmosferica in presenza o non in presenza di altre persone, mettendo così a rischio la salute altrui, sarà punito perché considerato colpevole di comportamento scorretto”. Nel testo della proposta legislativa si legge che “viziare l’aria in qualsiasi luogo dove tale attività si riveli nociva per le persone o per la salute degli occupanti del domicilio o di una strada pubblica è reato”. Sconcertati, molti cittadini hanno risposto ai curiosi giornalisti internazionali che la politica dovrebbe in realtà occuparsi di materie più importanti, come la crisi economica o la povertà. Ma il Parlamento non ci sta – questi sì che sono parlamentari che vogliono bene al proprio paese! – e così ha deciso di mettere le “buone maniere” al primo posto nel proprio programma, varando anche altre leggi come forti multe per chi non seppellisce i morti e per chi si spaccia per mago o santone. Contrari anche molti e studiosi di diritto: “Tutti emettiamo flatulenze all’aria aperta – ha riferito un accademico – perché nel nostro paese è normale farlo, anche in maniera plateale. Mentre non ci sogneremmo mai di farlo all’estero, dove sappiamo che la pratica non è gradita. Che male c’è? ‘Scorreggiare’ fa parte del nostro vivere quotidiano, e disciplinare la pratica con una legge non aiuterà a cambiare né a migliorare le cose”. D’altronde, aggiungono in molti, come dovrebbe fare la polizia per individuare l’autore del gesto?

 

GERMANIA, POLIZIA EVACUA PAESE PER COLPA DI UN PENSIONATO GUERRAFONDAIO
A Becherbach, villaggio di circa 600 anime nella Germania sud-occidentale, Kurt N. era soprannominato “Kurt polvere da sparo”. Ma nessuno immaginava che il pensionato 62enne, da tutti conosciuto per la sua passione per la guerra, conservasse in casa fucili, pistole, munizioni e nitroglicerina. L’uomo amava girare in divisa stile Terzo Reich con tanto di bincolo al collo, fondina alla cintura e alla guida di un ex-jeep militare. Tutti pensavano che si trattasse solo dell’eccentrico stile di vita di un innocuo pensionato, fino a quando una segnalazione anonima ha portato gli agenti a scorprire, nella sua abitazione e in un fienile attiguo, 60 kilogrammi di esplosivi, inclusa nitroglicerina, 50 tra fucili e mitragliatrici, circa 60mila proiettili e decine di casse piene di bombe a mano, mine, razzi e lanciarazzi. “Si tratta – ha spiegato il capo della polizia in una conferenza stampa – della maggiore quantità di armi ed esplosivi detenuta da un privato mai scoperta in Germania”. L’arsenale era talmente vasto che la bonifica dell’area ha visto impiegati per circa 16 ore 120 tra poliziotti, artificieri e personale medico. Gli esplosivi, rimossi con speciali robot comandati a distanza, sono stati fatti brillare in un campo fuori dal paese. Il rumore, secondo la testimonianza di molti abitanti, è stato udito per un raggio di 10 kilometri!

 

NON RIESCE PIÙ A FARE L’AMORE, COSÌ PORTA IN TRIBUNALE IL GATTO
Ha trascinato il gatto e la moglie davanti al “tribunale degli animali” dell’Aidaa, l’Associazione italiana a difesa degli animali e dell’ambiente, accusandoli di essere “complici” e “responsabili” del fatto che lui non riesca più a fare l’amore. È accaduto a un 66enne di Milano, che ha chiesto l’intervento del giudice degli animali per costringere la moglie a lasciare il gatto fuori dalla stanza da letto durante la notte: la presenza del felino che li osserva lo “inibirebbe” infatti durante l’atto sessuale. Secondo l’uomo, in particolare, la presenza del gatto durante le effusioni amorose lo metterebbe in ansia fino al punto da non riuscire ad avere un rapporto completo da oltre quattro mesi. Così, moglie e marito sono comparsi in udienza riservata davanti al tribunale. Il marito ha rievocato gli sguardi del gatto, da lui definito “un inquietante guardone”; la donna, che è la padrona del gatto ed è di venti anni più giovane del marito, ha invece candidamente sostenuto che il marito non riesce più ad esprimere le proprie performance amorose in quanto avrebbe “semplicemente raggiunto la pace dei sensi”. Ma provare, per una notte, a tenere il gatto fuori dalla stanza?

 

IL PATITO DELLA FAMIGLIA
Gli allergici al matrimonio o ai bambini non leggano questa notizia, come sempre incredibile ma vera, che proviene dall’India. Un 66enne di Guwahati ha infatti appena festeggiato la nascita del trentatreesimo nipote. E non intende fermarsi. L’uomo, Ziona Chana, ha infatti la “fortuna” di avere 39 mogli e 94 figli: chissà se ricorderà i nomi di ognuno! “Solo lo scorso anno – racconta l’uomo, che molto probabilmente deve amare alla follia le cerimonie nuziali – ho sposato ben 10 donne”. I giornalisti che hanno partecipato alla mega-festa in onore del nuovo pargolo hanno raccontato che la famiglia di Chana vive in un grande palazzo di quattro piani con oltre cento stanze in una zona remota e montuosa dello stato di Mizoram, al confine con il Myanmar. Il capostipite, come si usa dalle sue parti, ama farsi vedere in giro con 8-9 donne alla volta, e sempre con diverse donne condivide il letto ogni notte. La mega-casa, tra l’altro, ha turni di lavoro ben precisi: le mogli cucinano a turno mentre le figlie puliscono la casa; gli uomini, invece, svolgono lavori all’esterno come l’agricoltura e la pastorizia. La famiglia consuma ogni giorno 91 kilogrammi di riso e più di 59 kilogrammi di patate; il tutto, ovviamente coltivato in famiglia. “Ho così tante persone e così tante cose di cui occuparmi – racconta l’uomo – che mi ritengo l’uomo più fortunato del mondo”. Tanti auguri!

 

HAI UN BASSO QUOZIENTE INTELLETTIVO? E ALLORA NON PUOI FARE SESSO
Negli Stati Uniti fare sesso con una persona che ha il quoziente intellettivo molto più basso del proprio potrebbe diventare vietato. Almeno stando a quanto sta succedendo a un uomo, che si è visto negare la possibilità di fare sesso con la propria compagna perché ritenuto troppo poco intelligente. Incredibile ma vero! Negli Stati Uniti – come tutti sanno – il quoziente intellettivo è un dato a cui tutti tengono molto, nel mondo scolastico e accademico come in quello lavorativo. Si calcola tramite test standardizzati allo scopo di misurare l’intelligenza e di predire lo sviluppo intellettuale dell’individuo; in molti casi il test viene anche utilizzato per inserire persone con QI basso in speciali progetti di educazione. In particolare, il 50 per cento della popolazione presenta un QI compreso tra 90 e 110, il 25 per cento si trova al di sopra e un altro 25 per cento si trova al di sotto di 90. L’uomo di cui stiamo parlando ha un quoziente di 48, e fa parte di un raro 3,5 per cento della popolazione. Non si tratta di una persona malata né stupida: semplicemente riesce a fare calcoli intellettuali con molta più difficoltà delle altre persone. Un tribunale, di cui non si conosce la collocazione, ha dunque deciso che l’uomo, con un quoziente così basso, non avrebbe ben capito l’importanza della sessualità (pur non avendo mai fatto male a nessuno). E così, sostenendo che “il sesso dev’essere fatto in maniera intelligente perché altrimenti può diventare dannoso sia per se stessi che per il partner” ha imposto che all’uomo non venga fornita nemmeno un’educazione alla sessualità. Perché “non la capirebbe”. Il caso sta facendo molto scalpore negli Stati Uniti, dove il “Mental Capacity Act” del 2005 prevede che un giudice possa vietare a una persona di compiere determinate azioni che potrebbero non essere comprese a pieno. Ma mai si era pensato di disciplinare la vita sessuale di una individuo.


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