→ Daniele Semeraro per lo Stivale Bucato
È bufera in Polonia per un elefantino gay, mentre in Austria un’anziana mamma non la smette di tartassare il figlio. Le notizie più incredibili nella nostra rubrica del Follini
MADRE MULTATA PERCHÉ TELEFONA TROPPO AL FIGLIO
Le mamme italiane sono internazionalmente riconosciute come le donne che stanno più “appresso” ai loro figli. Li curano fino alla maggiore età, si interessano di tutti i loro affari, spesso mettono il naso dove non dovrebbero… e così via. Ma non sapevamo che anche le mamme austriache “rompono” un bel po’. Lo dimostra la storia di una donna che è stata multata perché importunava troppo il figlio. La “mammina”, 73 anni suonati, era arrivata a chiamare il figlio ben 49 volte al giorno, ed è stata obbligata dal tribunale di Klagenfurt a pagare una multa (simbolica) di 478 euro. “Volevo solo parlare con lui – si è difesa la signora – ha solo 40 anni (!!!, ndr) e volevo dargli alcuni consigli su come comportarsi col figlio, mio nipote, che ne ha 15″. A denunciare la signora, figlio e nipote.
IN PUNTO DI MORTE CONFESSA VECCHIO OMICIDIO, MA POI NON MUORE
Succede anche questo. Siamo in Oklaoma, dove un 57enne, credendo di essere in punto di morte dopo un ictus, ha confessato nel letto di ospedale di avere ucciso, nel 1977 in Tennessee, un vicino. Ma non aveva fatto i conti con i medici, che stavano facendo di tutto per salvarlo. E così… una volta ripresi i sensi è stato arrestato dalla polizia. L’omicidio, pensate, era rimasto insoluto per 32 anni. “Voleva lavarsi la coscienza sentendosi vicino al grande Aldilà”, ha spiegato l’investigatore che ha compiuto l’arresto a un giornale locale. L’uomo, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, si era rifugiato da anni assieme alla moglie (cambiando anche nome) in un altro stato. L’omicidio del vicino di casa sarebbe avvenuto perché c’erano sospetti che insidiasse sua moglie. Rimane solo un piccolissimo problema: in Tennessee è in vigore la pena di morte, e ora l’uomo rischia nuovamente di morire. Che in punto di morte ritratti tutto?
BUFERA IN UNO ZOO POLACCO PER ELEFANTE GAY
Quando si trattano i temi legati all’omosessualità bisogna stare molto attenti. Si rischia di offendere la sensibilità altrui ma anche di creare, anche in buona fede, dei veri e propri casi internazionali. Come quello che è successo in Polonia a un politico che ha duramente criticato lo zoo di Poznan per aver acquistato un elefante che poi si è rivelato essere… gay. O almeno così si pensa. Il pachiderma, chiamato Ninio, era stato pagato ben 8,4 milioni di euro (una cifra davvero alta per gli zoo sempre in crisi) ma purtroppo, una volta arrivato, aveva preferito intrattenersi con i suoi compagni maschi invece di diventare una macchina del sesso – così come previsto – e far nascere tanti elefantini. “Non si può pagare una cifra così spropositata e poi ottenere un elefante gay”, aveva tuonato dalle pagine dei principali quotidiani cittadini. Apriti cielo! Associazioni umanitarie, circoli omosessuali, tutti a fare manifestazioni, girotondi, scontri di piazza, trasmissioni televisive contro il politico.
Ah, forse – aggiungiamo noi – il politico locale non sa che l’elefante in questione ha 10 anni, ma la maturità sessuale si raggiunge, negli elefanti, a 14.
DIVORZIARE SÌ, MA VIA SMS
C’è la crisi, ormai lo sappiamo tutti. I telegiornali (persino quelli di Silvio) quando si tratta di economia non parlano d’altro. Dobbiamo risparmiare, stiamo messi molto male, ci vuole ottimismo ma stiamo con le pezze al culo. Questo succede nei paesi occidentali. Ma negli altri continenti? In Medioriente, per citarne uno, come se la passano? Non bene, non bene. Un uomo saudita, ad esempio, ha divorziato dalla moglie mandandole semplicemente un sms “per risparmiare”. La notizia – incredibile, ma vera come tutte quelle che trattiamo in questa rubrica – è stata resa nota da un quotidiano locale. L’uomo si trovava in Iraq per lavoro quando ha deciso di mandare un messaggino alla moglie informandola, con tutta calma, che lei non era più la sua sposa. A ufficializzare tutto ci ha pensato un tribunale di Jeddah, che ha sentito (sempre via telefono) i parenti dei due e dato esecuzione alla volontà del marito. Si tratta del primo caso al mondo di divorzio via sms. Si sarà trattato – come ha detto il marito – di volontà di risparmiare il denaro di diversi viaggi, oppure, semplicemente, di mancanza di palle?
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