Le mappe satellitari della città sostituite con quelle del periodo pre-uragano Katrina
I responsabili del motore di ricerca si giustificano così: “Erano foto migliori”
New Orleans torna quella di prima
Google Earth finisce sotto inchiesta
Ogni giorno in migliaia consultavano le immagini dell’area della devastazione
Il Congresso: “Non si può riverniciare la storia, è un’ingiustizia verso le vittime”
di DANIELE SEMERARO
ROMA – Le immagini di New Orleans sono tornate quelle dello splendore di due anni fa, prima della devastazione di Katrina. Ma solo su Google Earth e Google Maps, i servizi che permettono di guardare la Terra dall’alto: le fotografie satellitari attuali della città sono state sostituite con quelle del pre-uragano. E così uno dei servizi internet più utilizzati è finito sotto inchiesta da parte del Congresso statunitense.
“La pubblicazione di queste immagini obsolete – accusa Brad Miller, presidente della sottocommissione di vigilanza del Comitato parlamentare di Scienza e Tecnologia – è una grande ingiustizia per tutte le vittime dell’uragano Katrina. Non ci si può permettere di riverniciare la storia”. In effetti, facendo un viaggio virtuale nella città, si è assaliti da un clima surreale: barche ormeggiate, quartieri residenziali, centri commerciali, parcheggi. Tutto in ordine, tutto calmo. In realtà, però, la situazione è ben diversa perché la maggior parte dei quartieri di New Orleans è ancora piena di macerie e in stato di semiabbandono.
Per ora Google non ha fornito alcuna risposta ufficiale sui perché del cambiamento. Il portavoce Andrew Kovacs si è solamente limitato a confermare che la società ha ricevuto la lettera di protesta. A parlare è stato solamente John Hanke, direttore della sezione di Google che si occupa delle immagini satellitari, che ha minimizzato la situazione, spiegando che la decisione è legata solamente a motivi tecnici: qualità e risoluzione delle immagini erano di gran lunga migliori in quelle precedenti alla devastazione: ecco spiegato, secondo Hanke, il perché del repentino cambiamento.
Non tutti, però, credono a questa versione dei fatti. La sottocommissione di vigilanza ha chiesto a Google di riferire entro il sei aprile chi del suo staff abbia preso la decisione di cambiare le immagini e di rendere noto se la società sia mai stata contattata dall’amministrazione cittadina, dall’Agenzia federale per la gestione delle emergenze o dall’Ente rilevazioni geologiche.
Le immagini satellitari di New Orleans erano tra le più consultate del servizio, sia dai superstiti e dai familiari delle vittime ma anche da chi, studiosi o semplici curiosi, voleva rendersi conto della distruzione portata dall’uragano Katrina, che alla fine dell’agosto 2005 ha allagato l’ottanta per cento della città.
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