Gli internet service provider dovranno compiere azioni concrete per impedire i download illegali, altrimenti subiranno sanzioni legali. È questo il pensiero del governo inglese, dopo che alcune ricerche hanno accertato che nel paese sarebbero circa sei milioni gli utenti Adsl che scaricano illegalmente software, film e musica. Secondo quanto ha spiegato il ministro per la Cultura, una legge in materia potrebbe essere approvata, dopo le opportune consultazioni, nell‘aprile del 2009.
Contenti, ovviamente, i rappresentanti dell’industria musicale e videoludica: “Gli Isp sono gli unici nella condizione di poter produrre un vero e proprio cambio di mentalità”, ha commentato John Kennedy, capo dell’International Federation of the Phonographic Industry. Non molto d’accordo, invece, i provider stessi, secondo i quali creare una legge apposita non sarà semplice da attuare in termini di legalità, usabilità e sostenibilità economica.
La legislazione dovrà, in ogni caso, tener presente la normativa approvata nel 2002 secondo cui i provider, attraverso i quali passa l’informazione, non sono responsabili, appunto, del flusso di dati. Stessa cosa per la legge sulla privacy, che potrebbe impedire ai provider di analizzare i dati ricevuti dagli utenti
In ogni caso si tratta di una norma che, se approvata, porterebbe la Gran Bretagna a diventare entro breve uno degli stati più attivi nella lotta alla pirateria informatica. Da tempo ormai si discute del ruolo dei provider, che da un lato vogliono “lasciare in pace” gli utenti per non perdere la loro fiducia, e dall’altro, però, si trovano in una condizione privilegiata di controllo. Che ne pensate?
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