Google? È una delle organizzazioni “meno trasparenti” del mondo. Parola di One World Trust, che ha stilato una classifica di organizzazioni intergovernative, non governative e transnazionali basata su affidabilità, trasparenza, partecipazione, valutazione e meccanismi di risposta ai problemi.
Ebbene, Google si è classificato all’ultimo posto, con 17 punti, per affidabilità e responsabilità verso i propri utenti. Al penultimo posto, l’Interpol con 22 punti. In cima alla lista, invece, General Electric con un punteggio di 65 per le compagnie multinazionali, Christian Aid per le organizzazioni non governative e il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite, con un punteggio di 88 per cento, per le organizzazioni intergovernative. Una “bella botta” per il gigante della ricerca.
Google, che ha rifiutato di cooperare con i ricercatori, ha anche raggiunto zero punti nell’ambito della trasparenza, e ancora zero punti sulla capacità di valutazione di impatto ambientale e sociale. In pratica, tutto ciò che ha fatto scivolare Big G nel baratro è stata la sua politica sulla privacy, attraverso la quale Google raccoglie informazioni sugli utenti. “Questa politica – spiegano dalla One World Trust – non è giustificata da alcun buon principio”.
Infine, il motore di ricerca è stato criticato per non rendere disponibile alcun contatto telefonico o link per feedback all’interno del suo sito. Tra l’altro in molti abbiamo provato a contattare Google, magari per protestare contro la cancellazione immotivata di un account AdSense, e ci siamo trovati di fronte a un muro. Che ne pensate? Siete d’accordo o in disaccordo con questa particolare classifica?
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