Siete grandi fan di Twitter, e allo stesso tempo vi capita di dire tante parolacce (in inglese)? Stamattina nella calza avete ricevuto tanto carbone? Bene: smettetela. Di dire parolacce, intendo. Altrimenti i vostri Tweet verranno pubblicati in automatico su Twittertale, la vostra mamma lo scoprirà e saranno guai. Non stiamo (troppo) scherzando: infatti il nuovo servizio Twittertale fa esattamente questo: pubblica nella propria home page tutti gli interventi di Twitter in cui appaiono parolacce, insieme ovviamente al nome dell’utente.
Il sito è interessante anche dal punto di vista sociologico, per studiare magari i perché delle arrabbiature della gente. Ma probabilmente non è nato per questo scopo. Il servizio, tra l’altro, è anche velocissimo, e gli aggiornamenti – provare per credere – avvengono praticamente in tempo reale. Nella parte destra è possibile anche inserire il proprio username di Twitter per vedere se siamo mai stati “segnalati”, mentre nella parte sinistra della pagina compaiono delle interessanti classifiche.
E così, ad esempio, veniamo a sapere che le parolacce più usate all’interno della Twittersfera sono “shit”, “ass”, “fucking”, “bitch” e “balls”. Presente anche una classifica degli utenti più citati: a vincere il primato della scurrilità è Extremo (chissà perché), poi a seguire bumblebunny, irreality, darkgracie e xmasinfrisko.
Il sito fortunatamente prende in oggetto, per la maggior parte, coloro che scrivono in inglese (anche se comunque capita a molti di noi, spesso, di inserire nei discorsi parole e anche parolacce nella lingua della regina Elisabetta). Che ve ne pare? Vi sembra un metodo educativo (mah), una sorta di gogna mediatica o, ancora, un’intrusione nella privacy?
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