Già, avete letto bene il titolo. Da quando ci sono internet e i messaggini soprattutto tra gli adolescenti questi strumenti, in cui ci si cela spesso dietro a un nick o perlomeno dietro a uno schermo di computer, sono diventati strumenti privilegiati per dimostrare i propri sentimenti. E così capita sempre più spesso che si mandino messaggi istantanei per dimostrare il proprio amore verso una persona.
Col fatto che con internet i messaggi sono gratuiti, a volte capita di perdere il lume della ragione. E così spesso si scade nell’esagerazione e, a volte, nelle molestie vere e proprie. Anche se di molestie proprio non si tratta, almeno secondo un tribunale di secondo grado di New York, che ha giudicato non colpevole un ragazzo di 18 anni che ha sommerso di messaggi istantanei su MySpace la ragazza che le piaceva, 14 anni, e che l’aveva appunto denunciato per molestie.
Tra l’altro nei messaggi non si dicevano cose oscene, ma solo “ti amo”, “noi due dobbiamo stare per sempre insieme” “non smetterò mai di pensarti” e altre “sdolcinerie” del genere. In realtà, aggiungiamo noi, più che denunciare l’innamorato diciottenne la ragazza avrebbe fatto bene a girare un po’ per MySpace e avrebbe trovato subito la possibilità di bloccare i messaggi provenienti da quel contatto.
Decisamente difficile, dunque, parlare di molestie, anche se addirittura in primo grado un tribunale aveva condannato il ragazzo per “molestie aggravate” fatte con “l’intento di provocare disturbo, minacciando l’altra persona”. Certo che se questa ragazzina avesse bloccato il contatto e avesse parlato con l’innamorato, facendogli capire che doveva andarci un po’ più piano… magari sarebbe riuscita a evitare una gran perdita di tempo e di carte bollate!
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