Chiamare i/con i telefonini costa troppo? La Commissione Europea ha lanciato una nuova “offensiva” contro i rincari delle tariffe dei telefoni cellulari, con l’obiettivo, ha spiegato il commissario europeo alle telecomunicazioni Viviane Reding, di “abbassare i costi delle telefonate di circa il 70 per cento nei prossimi tre anni“. Entro la fine dell’anno, dunque, verrà stilato un nuovo regolamento teso a porre un freno alla cosiddette tariffe di terminazione, quelle cioè che un operatore fa pagare agli altri operatori per far terminare sulla propria rete una chiamata (in pratica, le solite tariffe inutili volte solo a vessare gli utenti).
Il commissario Reding, inoltre, ha anche annunciato l’avvio di una consultazione pubblica che fino al prossimo 3 settembre coinvolgerà tutti gli operatori del settore della telefonia mobile, i regolatori nazionali e le associazioni dei consumatori. Secondo i dati forniti dalla Commissione Europea, per le chiamate verso la rete mobile le tariffe di terminazione variano attraverso i Paesi europei, da 0,02 centesimi di euro a 0,19 centesimi di euro al minuti, con una media di 0,09 centesimi. Per quanto riguarda l’Italia? Tranquilli, stiamo ben sopra la media, con 0,12 centesimi al minuto. Tariffe, ha sottolineato il commissario, “nove volte più elevate di quelle per le chiamate verso rete fissa”.
In Europa, tariffe più alte delle nostre le troviamo solo in Portogallo, Svizzera, Repubblica Ceca, Polonia e Bulgaria. “Le differenze tra i vari Paesi dell’Ue e il notevole gap tra le tariffe di terminazione fissa e mobile – ha spiegato Reding in una conferenza stampa – rappresentano un serio ostacolo alla realizzazione del mercato unico delle telecomunicazioni, il tutto a scapito dei consumatori“. Insomma, gli operatori della telefonia fissa (e i loro clienti…) stanno silenziosamente sovvenzionando gli operatori di telefonia mobile, pagando tariffe di terminazione più elevate per le chiamate fatte della rete fissa a quella mobile.
Sull’argomento si è espresso anche il responsabile dell’Antitrust europeo Neelie Kroes, per cui “tariffe di terminazione realmente orientate sui costi aumenteranno la concorrenza a beneficio dei consumatori, che da ora in poi devono aspettarsi come risultato un calo dei prezzi al dettaglio”. Questa raccomandazione, hanno sottolineato in molti, porterà benefici anche a gran parte dell’industria delle telecomunicazioni, in quanto “eliminerà le deformazioni della concorrenza tra gli operatori fissi e quelli mobili”.
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