Quali sono stati, ad oggi, i momenti più imbarazzanti della storia del Web? A questa curiosa domanda risponde un’altrettanto curiosa classifica stilata dai colleghi di Pc World, che hanno selezionato alcuni tra i momenti più imbarazzanti, spiegando che internet è il sistema di distribuzione d’informazioni più efficiente al mondo, ma se non si sta attenti, è anche la via più facile per fare – come dire – figuracce davanti al mondo intero. Scorriamo insieme la classifica.
Partiamo dal dodicesimo posto con Aol, che (per sbaglio, speriamo tutti) a metà 2006 pubblicò i termini cercati da 658mila abbonati insieme ai loro nomi. Una bella invasione della privacy: tra i termini, ovviamente, uscì di tutto, da Britney Spears a molto, molto porno. Undicesimo posto per lo scherzetto fatto da Photoshop (si fa per dire) a Cat Schwartz, giornalista di tecnologia. La donna si era fatta fare da un fotografo delle foto professionali, che voleva mettere sul suo sito. Così le ha tagliate, ma Photoshop non ha salvato anche l’anteprima, che è rimasta quella delle foto originali… in cui lei era nuda.
Decimo posto, lo ricorderete sicuramente, per l’azienda inglese “British Amulet Group”, che nel 2003 licenziò oltre 2.500 dipendenti con un sms. Sta ancora pagando i danni. Nono posto per la giornalista della Cnn Kyra Phillips, che durante un discorso in diretta del presidente Bush si era recata in bagno… lasciando il microfono acceso e raccontando a una collega delle “virtù” di suo marito. Ottavo posto sempre per la Cnn, sul cui sito alcuni assidui navigatori hanno scoperto che era possibile trovare facilmente i “coccodrilli” (così si chiamano, in gergo giornalistico, le schede dei personaggi famosi già pronte da mandare in onda appena questi dovessero morire) di persone ancora in vita, tra cui Fidel Castro, Dick Cheney e Nelson Mandela.
Settimo posto per l’avvocato londinese Richard Phillips, che ha chiesto tramite e-mail alla sua segretaria il pagamento di quattro sterline perché lei gli aveva buttato addosso per sbaglio una goccia di ketchup. La segretaria, alle richieste insistenti, ha pubblicato la lettera, ovviamente umiliandolo. L’avvocato si è licenziato. Sesto posto per l’incredibile errore fatto dalla Bbc, che ha intervistato in diretta quello che pensava fosse essere un esperto della Apple, e che in realtà era però un aspirante lavoratore dell’azienda, che si trovava negli studi Tv per un colloquio.
Entriamo ora nella parte alta della classifica. Quinta posizione per i Pr di una società americana, che hanno girato un video motivazionale comprendente slogan nazisti e scene di sesso. Il video, ovviamente, è finito nella mani della stampa. Quarto posto per la figuraccia di un ragazzino canadese che si è girato un video da solo mentre provava, con un arnese da golf, a mimare una scena di “Star Wars: episode 1″. Il video è stato trovato e ha spopolato in decine di versioni diverse per mesi e mesi. Terzo posto per un discorso elettorale di Howard Dean nel 2004 tutto urlato dall’inziio alla fine, anche questo diventato un vero e proprio tormentone.
Medaglia d’argento per l’ufficiale del governo statunitense Lee Paige, invitato da una scuola per fare lezione ai bambini sulla pericolosità delle armi. All’affermazione “io sono l’unico qui dentro in grado di maneggiare un’arma” si è però sparato a un piede. Medaglia d’oro, infine, per il balletto di Steve Ballmer, amministratore delegato di Microsoft, a una convention aziendale, fatto apposta per tenere alto il morale dei diepndenti. Il balletto è stato rinominato “the monkey boy dance” e ha fatto il giro del mondo.
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