Google e Yahoo! avrebbero rubato il proprio nome da alcune tribù della Tanzania, e ora devono pagare. È quanto sostiene un uomo, in carcere a Houston per problemi legati all’immigrazione, che sta intentando una causa legale contro i due colossi di internet. In particolare, Google avrebbe rubato il nome alla tribù dei Gogo, mentre Yahoo! dagli Yao.
L’uomo, che si dice discendente (ma va?) di entrambe le tribù, ha chiesto ai due motori di ricerca di pagare, come risarcimento danni, 10mila dollari ad ogni membro delle tribù da oggi e, andando indietro, per le tre generazioni precedenti. Quante speranze ci sono che un giudice dia ragione a quest’uomo? Davvero poche. Però è curioso vedere come molti nomi di siti o servizi internet siano presi proprio da quelli di antiche tribù.
Tra le lingue preferite, chissà perché, dai programmatori ci sarebbe lo Swahili, da cui derivano, solo per citarne alcuni, Kijiji, Joomla, Renkoo, Wiki, Tafiti, Jambo. In questo caso, però, la discendenza di Google e Yahoo! sembra molto difficile da dimostrare. I due motori di ricerca, infatti, hanno sempre ben documentato la nascita dei propri nomi. L’uomo, però, non si arrende e continua: chiedo alla corte di rispondere a un domanda, il termine Google è più vicino, semanticamente e lessicalmente, a “Gogo” o a “Googol”?
Non sappiamo come andrà a finire (anzi, speriamo di potervelo raccontare perché la storia è davvero spassosa) ma certamente un dubbio ci viene: non è che l’uomo, che vive in carcere, ha intentato la causa solo perché aveva molto tempo davanti a sé per argomentare le proprie accuse? Che ne pensate?
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