Sembra che gli utenti del Web (noi, quindi!) siano diventati molto, molto egoisti. Lo rivela il report annuale sulle abitudini in rete e l’usabilità stilato dal “guru” Jakob Nielsen, secondo cui sul Web si diventa molto poco pazienti. Invece di “perdere tempo” su siti poco interessanti, gli utenti starebbero diventando sempre più impazienti e vorrebbero arrivare subito “al sodo” (cioè a quello che cercano), completare quello che devono fare e andarsene.
Se facciamo un paragone con il 1999, attualmente il 75 per cento delle persone ammette di andare online ed essere soddisfatto per aver completato quello che doveva fare; nove anni fa, invece, solo il 60 per cento era soddisfatto. Secondo Nielsen ci sono due ragioni. “I design dei siti Web sono migliorati, e gli utenti si sono abituati meglio agli ambienti interattivi”. Inoltre (ma questo – ammettiamolo – è un bene) i navigatori iniziano ad essere anche molto sospettosi di offerte e promozioni.
“Non credo – ha spiegato il ‘guru’ – che i gestori dei siti saranno molto contenti di questo risultato, molti di loro continuano a pensare che il proprio sito è interessante e speciale e che gli utenti sono molto felici di quello che gli si butta addosso”. Facendo capire, dunque, che la prima cosa da fare, quando si sviluppa un sito, è non indispettire gli utenti facendo sì che arrivino subito a quello che cercano. Inoltre, gli utenti sarebbero anche stufi degli extra aggiunti a margine delle pagine Web (applicazioni, banner, widget), considerati “abbastanza inutili”.
L’altra novità è il ruolo sempre crescente che le persone affidano ai motori di ricerca. Fino a qualche anno fa, spiega Nielsen, la gente utilizzava molto le home-page dei siti sui quali volevano effettuare un servizio; adesso, invece, si affidano molto più ai motori di ricerca perché vogliono raggiungere subito e senza passare per pagine inutili i servizi che cercano. Ecco perché “in pratica i motori di ricerca comandano il Web”. Che ne pensate? Se vi auto-analizzate, vi trovate d’accordo con quello che dice Nielsen? Io personalmente, da “appassionato”, credo di avere ancora un bel po’ di pazienza sul Web…
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