Daniele per Geekissimo.com
Dopo aver aperto il proprio sito e il proprio archivio gratuitamente, il New York Times si rinnova ancora facendo ciò che ancora in pochi hanno osato fare: aprire gli articoli ai commenti dei lettori. Anche qui (come nel caso di Corriere.it, che ha da poco rinnovato il sito) non si possono commentare tutti gli articoli, ma solo alcuni selezionati dalla redazione.
Sbattere i commenti dei lettori in prima pagina è sicuramente un segno evidente della voglia di rinnovarsi, di attirare gente, di far partecipare le persone, di farle pensare. È come se i grandi giornali si stessero piegando un po’ alla logica dei blog e della partecipazione del pubblico. Certo, è ovvio che un giornale così grande non può aprire i commenti per tutti gli argomenti, ma scommettiamo che anche questo ulteriore passo verrà compiuto presto?
Dopo aver aperto il proprio sito e il proprio archivio gratuitamente, il New York Times si rinnova ancora facendo ciò che ancora in pochi hanno osato fare: aprire gli articoli ai commenti dei lettori. Anche qui (come nel caso di Corriere.it, che ha da poco rinnovato il sito) non si possono commentare tutti gli articoli, ma solo alcuni selezionati dalla redazione.
Sbattere i commenti dei lettori in prima pagina è sicuramente un segno evidente della voglia di rinnovarsi, di attirare gente, di far partecipare le persone, di farle pensare. È come se i grandi giornali si stessero piegando un po’ alla logica dei blog e della partecipazione del pubblico. Certo, è ovvio che un giornale così grande non può aprire i commenti per tutti gli argomenti, ma scommettiamo che anche questo ulteriore passo verrà compiuto presto?
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