Secondo una ricerca di Universal McCann sembra, infatti, che l’apice del successo dei blog non sia ancora stato raggiunto. L’agenzia di comunicazione ha svolto un’inchiesta tra oltre 17mila appassionati della rete sul modo in cui utilizzano lo strumento blog. E i risultati sono a dir poco sorprendenti.
Sembra, infatti, che il 45 per cento degli intervistati ha già almeno un blog all’attivo, con un aumento del 14 per cento rispetto allo scorso anno ma con un potenziale doppio di crescita nei prossimi anni. I paesi in cui il fenomeno è più marcato sono quelli dell’estremo Oriente: Cina, Taiwan e Sud Corea fanno registrare addirittura una partecipazione attiva nella blogosfera del 70 per cento degli utenti internet.
Altri paesi in cui il mezzo viene usato con frequenza sono gli Stati Uniti (26,4 per cento), l’Inghilterra (25,3 per cento) e il Canada (22,5 per cento). Tra le motivazioni espresse dagli utenti, tutte positive, la possibilità di potersi esprimere liberamente, di socializzare con gli amici e di poter raggiungere più velocemente nuovi clienti. La grande maggioranza (63,5 per cento) dei blogger intervistati ha spiegato di tenere un blog personale per parlare di quello che succede ogni giorno, “fuori e dentro di sé”. Tra gli argomenti più popolari trattati sui blog, gli affari correnti, musica, informatica, tecnologia, film, televisione e viaggi.
Per molti, inoltre, si tratta di un contenitore in cui conservare (e diffondere) le proprie gallerie di foto, video e musica. Tra l’altro proprio un’altra ricerca della stessa azienda ha dimostrato come l’82,9 per cento degli utenti guardi video regolarmente (più del 50 per cento in più rispetto al 2006). Dunque i blog hanno in sé un enorme potenziale per gli anni a venire, che sarà sfruttato soprattutto da parte di quei paesi (e tra questi ci mettiamo sicuramente molti paesi europei) che hanno scoperto il fenomeno soprattutto negli ultimi due anni.
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