Solo ieri avevamo parlato del boom di accessi a Wikipedia, tant’è che l’enciclopedia era balzata tra i dieci siti più visitati negli Stati Uniti. Oggi, forse sulla scia della bella notizia, la presidentessa della Wikimedia Foundation, Florence Devouard, ha messo a tacere i numerosi rumors circolati sul web, secondo cui la Fondazione starebbe per fallire.
Alcuni blog, nelle scorse settimane, avevano riportato delle frasi di Devouard, secondo cui la Fondazione avrebbe avuto le risorse per andare avanti solo per pochi mesi, dopodiché, se la situazione fosse rimasta tale, avrebbero dovuto chiudere. Oggi, invece, la smentita: “Abbiamo circa 760mila euro in banca – ha spiegato Devouard dalla sua casa nella Francia centrale – e se facciamo un confronto con gli anni precedenti direi che la situazione di quest’anno è buona. Non c’è niente di cui preoccuparsi”.
Wikipedia, che si sostiene solo con le donazioni degli utenti e non ha pubblicità, non è l’unico pensiero della fondazione. Esistono, infatti, numerosi altri progetti: Wikimedia Commons (un archivio multimediale), Wikibooks (biblioteca), Wikidizionario, Wikinotizie, Wikisource (progetto di traduzione di documenti), Wikiquote (sito zeppo di citazioni), Wikispecies (che si occupa di scienza e natura) e Wikiversità (un’università libera).
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