Ci siamo spesso occupati, negli ultimi tempi, delle problematiche legate alla censura e all’utilizzo di internet in Cina. E qualche giorno fa è stata diffusa una notizia abbastanza singolare, di cui in pochi si sono occupati.
Secondo uno studio condotto dalla IAC/InterActiveCorp e dall’agenzia pubblicitaria Jwt, circa il 42 per cento dei ragazzi cinesi dai 16 ai 25 anni si dice “web-addicted”, cioè dipendente dalla Rete, per quanto riguarda esperienze, socializzazione, informazione, scambio di opinioni.
La ricerca è stata condotta su circa 2.100 ragazzi e gli elementi che stupiscono sono due: il primo è che negli Stati Uniti solo il 18 per cento si definisce “pazzo per il Web”, il secondo è che in Cina molti siti non sono raggiungibili per via della censura governativa.
All’interno della ricerca si legge anche che circa il 25 per cento degli intervistati non sarebbe capace di restare un giorno intero senza collegarsi alla rete (assurdo!), mentre per la quasi totalità (il 77 per cento) internet è fondamentale per trovare nuovi amici e socializzare.
Che la Cina sia un’economia in forte crescita che sta facendo una forte concorrenza alle aziende e agli stati occidentali è indubbio; ma che i ragazzi fossero così attaccati alla tecnologia almeno per me è stata una scoperta.
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