iGoogle? Google Docs? Google Reader? Google Toolbar? Google Books (potrei continuare all’infinito)? Sono una grandissima perdita di tempo. Parola di Seth Mnookin, giornalista dell’autorevole rivista Wired, che ha scritto un interessante e provocatorio articolo sui tool offerti da Google, che sarebbero solamente un’enorme perdita di tempo.
“Per tre anni – vi sintetizzo l’articolo – ho lavorato per conto mio in un’invidiabile situazione: potevo scegliermi gli orari di lavoro e potevo fare tutto comodamente da casa. L’unica cosa che mi mancava era un po’ di organizzazione. Così, spinto da alcuni amici ho iniziato a utilizzare i servizi offerti da Google, nella speranza di potermi organizzare meglio. Così ho settato la mia Google homepage. Poi ho installato la Toolbar, poi ho iniziato a configurare Google Bookmarks e ad aggiungere feed a Google Reader. Ho iniziato a usare Calendar (anche se sapevo che non si sincronizzava col mio cellulare), ho creato pagine e pagine su Google Notebook. […] Poi ho scoperto che spendevo più di tre ore e mezzo al giorno per organizzarmi”.
Di certo si tratta di un caso limite (non credo che ognuno di noi usi tutti questi software made in Google ogni giorno – o sì?), ma il giornalista ha voluto dimostrare come nell’utilizzare questi software che aiutano ad organizzarsi ci sia bisogno… di tanta organizzazione!
Il suo consiglio? Installare uno di quei cronometri desktop che aiutano a economizzare il tempo all’interno della giornata e limitare l’utilizzo di questo tipo di servizi a 30 minuti al giorno, in modo da concentrarsi poi realmente sul lavoro.
Cosa ne pensate della provocazione? Vi trovate nella stessa situazione e siete d’accordo, oppure questi strumenti vi aiutano realmente a districarvi e a organizzarvi meglio?
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