“I prodotti di software libero violerebbero oltre 235 brevetti registrati da Microsoft, ed è ora che gli utenti di questi software, Linux in primis, inizino a pagare le royalties a coloro che li hanno registrati”. Lo hanno affermato due dirigenti Microsoft (Brad Smith, nella foto, e Horacio Gutierrez) in un’intervista alla rivista Fortune.
Non si tratta, secondo l’accusa, di una “copia” accidentale dei brevetti, bensì di una sistematica violazione delle leggi. Di certo non staranno a guardare i giganti, attaccati in prima persona, che credono nel software libero, da Ibm a Sony, da Philips a Novell, da Red Hat a Nec.
L’accusa spiegherebbe anche il perché i software liberi funzionino così bene: perché sono stati copiati i brevetti made in Redmond! La parola ora sta ai giudici: se i tribunali stabilissero che veramente sono stati copiati dei brevetti si tratterebbe di un duro colpo al grande movimento che sta dietro al software libero, costretto a risarcire centinaia di migliaia di dollari. Cosa ne pensate?
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